( 322 ) austriaco, ma che non meno s'avanza, petrificando quello che tocca; avrebbero dovuto riflettere, che per far reale il sistema di Ki.ibcck, occorrerebbe dapprima sconvolgere tutta la monarchia. l.a quale per ora - ci si perdoni, se queste inevitabili osservazioni sono ovvie- è assai lontana dall' essere un tutto omogeneo, regolato da leggi uniformi, animato da non contrarie tendenze, lieto di comuni diritti, onde un solo c identico rimedio vitale possa distribuirsi egualmente per le moltiplici membra, c con esito pari agire sulle diverse ferite. Co;ne son varie le razze, il linguaggio, i costumi e l'indol~, allrettale varietà si riscontra nell'amministrazione de' regni e principati austriaci. Le parti più facilmente soggelte a bonificamento sarebbero l'Ungheria, la Transilvania e le dipendenze loro, provincie che formano quasi la metà del territorio costituente l'impero, e sono abitate da 20,000,000 di sudditi . Ma qui vi attraversano la via solenni privilegi costituzionali, che non concedono in verun modo al governo e al ministro quella libertà d'azione, indispensabile per condurre a termine le suggerite riforme ; questi privilegi tutelano le provincie da nuove sottigliezze finanziere; non permettono surga afTettuoso legame tra i governanti ed i governati, come si vorrebbe onde questi facessero a quelli un sacrificio dei loro dritti; nutrono invece ed accrescono l'energia del sentimento nazionale, colorano da lontano la splendida idea dell 'indipendenza, ed animano i rappresentanti di quei paesi ad appalesare tutt'altro che amore e condiscendenza inverso l'Austria. Gran parte degli Stati ereditari, per la natura de'luoghi, o per esser vissuta sempre in una beata mediocrità, simbolo au-
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