Miscellanea del giorno - 1847

( :m> ) propositi , estirpando gli odi che potessero ancora vivere , passeggiando col consiglio del forte e non coll'impeto del forsennato su i precipizi che ci attornia-· no, formando un'Italia unita ne'cuori, perchè risorga quando che sia un'Italia libera e unita di fatto. Affrettiamoci dunque lenti, cumminiam col Vangelo in serrata falange al futuro, affidandoci a quanti vogliono il bene, scordando la varietà delle nostre opinioni, avanzandoci uniti fin dove siamo d'accordo, e il campo è vastissimo, aggruppandoci intorno al pontefice, che nel santo suo petto s'addolora de' nostri dolori , s'affanna de'nostri affanni. Se il pastorale a Roma si levasse per noi, se a'piedi del Moncenisio folgoreggiasse una spada italiana, almeno ci sarà dato sperare nell'indipendenza, la quale non può vivere senza libertà ed entrambe non possono ritrovare un immobile piedistallo, che nell'unità nazionale, Le riforme locali deono aprire la via a riforme più larghe; la sola rintuzzata e diminuita prepotenza dell'Austria presso qualche governo italiano è un gran bene. A ciò consigliano le ragioni delle cristiane dottrine, dell' italiana indole, del principato e del cuore; anch'essi i principi nostri non possono essere che italiani od austriaci. E la scelta non può essere dubbia. Quanto a noi, in sul finire dell'anno festeggiando per tutta Italia il 5 dicembre , piangendo a Milano snlle ceneri del Confalonieri, abbiamo giurato per l'avvenire. Il campo è diviso in due; il 1846 ha già incominciata la zuffa ; avanziamo dunque con non '•ile prudenza per non ismarrire terreno , come conviensi a popolo giovane di cu~re, a~tico . di mente '. am?ndo e odiando con operos1tà : g•acche la neutralità d1sar-

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==