Miscellanea del giorno - 1847

( 511 ) denza , e non è altro che un banco; costoro abdica~ rono la patria causa per quella del congresso di Vien~ na; si trascinarono, intercedendo una parola cortese, alle porte or di Londra , or di Pietroburgo, or di Vienna; intrigarono in Portogallo, in Ispagna, in Isvizzera e a Roma; onde i popoli oppressi che drizzavano gli occhi a Parigi come pellegrino smarrito al sole, rivolgono altrove la testa, chiedendo più saviamente la gagliardia necessaria per riso\levarsi all'anima propria. E vedete già quale sia e quanta la decadenza francese , che piena si manifesta nell'ordine delle cose materiali e morali. L'egoismo politico, il freddo torpore mercantilesco si dilfonde per l'animo degli scrittori, entro i più forti intelletti trasmuta le idee in cifre; il dare e l'avere d'un libraio oramai sottentra agli impeti delle fantasie generose, ai larghi concepimenti del (ìfosofo, che non sa più che razzolare l'altrui, alle grida strappate all'o!Teso diritto delle nazioni. Quindi pallida, senza durevole vita, ignobilmente feconda , la francese letteratura è pura merce, come la seta e il cotone , e riceve suoi ordini nelle sale d'una Borsa; vestita di volgarissimo orpello, pettegoleggia in fondo ai giornali colle vanità presenti o colla storia considerata a traverso gli scudi; non fa che moltiplicare romanzi, i quali si rassomigliano tutti fra loro; e toccando appena la superficie delle cose , come al suo banchetto alfollavasi tutta Europa , nocque così a tutta Europa insuperficialendo le menti . Quale in letteratura, tale in politica. La sua parola alto suona; ma vuota suona~ ~d un matrimonio è il massimo fatto di codesta pohttea serpeggiante e borghese, che distrusse l'alleanza anglo-

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