Miscellanea del giorno - 1847

( 289 ) Verso la metà. Per isfuggire la taccia di piaggiatore , amerei meglio lodare i morti o biasimare i viventi. Però la verità essendo una, e il nome di Gregorio XVI appartenendo alla storia, per lodare con diplomatica sottigliezza chi regna, non deesi perdonare alcun biasimo a chi ha regnato. La storia è come la giustizia di Dio: non può perdonare. Inoltre io non temo nò l'amore, nè la possanza de'principi; nulla chiedo, nulla m'aspetto. E con sincera parola dirò i cambiamenti che accompagnarono la morte del Bellunese, o le tennero dietro, senza attenuarne la gravità , sen;:a erederli gli altissimi fatti de't-empi moderni , senza considerarli a traverso la nebbia d'un sentimento nemico, senza dimenarmi agitato da quell'improvvido entusiasmo che benda gli occhi e mette negli uomini la poca dignità ò'un fanciullo. N e voglio aflibbiarmi per questo il sussiego diplomatico, che già minaccia di ridicolo alcuni; de:quali, chi scimie d'oltreltlOnti, chi scimie di scimie. Per tormi d'indosso un'involontaria menzogna , desidero che i miei lettori non interpretino con soverchia larghezza le mutazioni accennate. Nessuna riforma vitale ha medicato per anco una nazionale ferita; noi siamo ancora divisi politicamente, economicamente, commercialmente; la nostra parola, la nostra azione non sono gran fatto più libere; si susurra d' indipendenza, non si muove nemmanco cenno di libertà; non si è dato che qualche saggio di rimedi locali; l'unità per un nodo federativo anch'essa ~fon-

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