Miscellanea del giorno - 1847

( 283 ) poco esperto nelle co3e del mondo; ignorante nelle cose civili e politiche; nemico di quanto non obbedisce al diritto canonicò, nemico di quanto era nuovo, di quanto non esisteva ai giorni de'santi padri, il Cappellari avrebbe potuto essere un curato eccellente, un amico fido, un buon disputatore in sinodi diocesani, un ottimo consigliere in qualificare casi di coscienza , un predicator non cattivo , girando la quaresima per le chiese d'Italia, e declamando di quelle prediche che finora non hanno mai convertito nessuno. Autore d'un'opera sull 'infallibilità pontificia in materia di dogma (t) , in essa combatte , con monastica acerbità , i giansenisti ; sì poco intelletto avea dei nemici di Roma, sì poco scorgeva ne'mali che travagliano il papato, come, salito sul trono , le sue leggi e i suoi fatti dimostrano. Ristretto di mente e tenace del suo proposito, odorava Satana in tutti gli avanzamenti moderni condotti dalle scienze; sotto di lui l'illustro cieco d'Arcetri avrebbe sofferta nuovamente la corda; sotto di lui ogni miracolo dell'umano sapere, se non era mensurabile colla scolastica teologia, diventava peccato; quindi congressi, strade ferrate , grandi manifatture, dottrine di civile e politica economia, da lui meritavano biasimo dappertutto, la carcere e la scomunica ne'suoi Stati. Mancava alle sue più solenni promesse nel 1831 , ci mancava sempre; scioglieva da un libero giuramento il cardinal Benvenuti; concedea tutta Italia all'influenza tedesca, allontana- (1) Il trionro della Santa Sede e della Chiesa , op~ra di D. )lauro Cappellari monaco camaldolese, ora Gregorao XVI. Venezia, da Giuseppe Battaggia , 1832.

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