Miscellanea del giorno - 1847

( 277) se fossimo tutti ruccolti in una stanza lontana dai romori, sacra agli affettuosi colloqui, ~ve i sogni d'una poesia generosa possano entrare senz'essere abbrancicati da mani profane. Che tristi augù ri in sul commc~are del 18461 Quante famiglie piangevano le compiute sventure, quante paventavano le imminenti ! Rimini aveva dato il suo nome all'ultimo rivolgimento, il quale non può esser confuso tra gli altri, di carattere all'atto nuovo; giacchè, suscitato per chiedere, non per combattere, spiegava una bandiera di pace, intercedeva misericordia dal go~erno papale, e non rispondevano migliori leggi, ma gli Svizzeri. L'oscillamento prodotto da questi fatti non era ancor morto nelle Romagne ; qui dominava il terrore della sconfitta, e qui la febbrile baldanza che cresce per6no nella sconfitta agli animi forti; molti giacevano a Fiume, prigionieri degli Austriaci ; molti languivano in Francia, disseminati qua e là, limosinando uu ricovero tra scherni e durezze che possono cancellare la gratitudine dell'ospitalità ricevuta; alcuni nella fortezza di Belvedere a Firenze aspettavano dal governo di Palazzo Vecchio la cara libertà o il birro di Gregorio in sul confine toscauo; molti esuli nella patria, fuggivano di casa in casa per tema d'arresto; pativanomolti nelle carceri pontificie, perduta la consolazione della speranza , senza letto , senza cibo, in luoghi umidi e privi di luce, travagliati dalla crudeltà de'custodi. Le commissioni militari, istituite nel 1843 dal card. Spinola, stendevano per tutlo le braccia, illudevano le leggi, corrompevano gli animi, gettavano l'obolo della spia nel santuario

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