Miscellanea del giorno - 1847

( 268 ) ,, 26 aprile 1847, seguiva fra Neri e Gianni, due » buoni popolani del luogo, il dialogo che vado a narll rare, nel quale non ho pur voluto toccare al gergo » locale in cui fu detto, onde nulla togliere alla sua '' originalità. Neri. C'è il Soprano in villa, Gianni. Gianni. Ah lo sai ·anche tu, Neri? Neri. Se lo so? Vengo mò di là, e mi sò trovato a una burletta, che m'ha svagato. Gianni. E che? Dimmi. Neri. Stamani si son levati, e hanno trovato i muri della casa e del gialdino pieni zeppi di tante iscrizioni, a caratteroni grossi grossi come quelli che mette fuori el priore, che c'è lcritto indulgenza plenalia. Gianni . E che ci dice in quelle ilcrizioni ? Neri. Ci dice viva Pio IX e l'indipendenza dell' Italia- Morte al Tedesco. Gianni. E che c· intendi tu, Neri? Neri. C'intendo bene c non meglio, pelchè di questi caltelloni , ne veddi una mattina tanti a Livolno , o quando fui tolnato, lo dissi a Peschino el tabaccaio , e lui me lo spiegò quel che voleva dire. Gianni. O dillo anche a me. Neri. Te lo dico subbito. Pio Nono è l'Papa , che tutti lo dicono che è tanto buono; ma non è di que buoni che non sono buoni a nulla , che si lasciano rnenà pel naso, da certi bonavoglie... già m' intendi. Pio Nono .a suoi gli fa mangià l'pane a du bajocchi ; e a noi , questi figli di cane, che son tutti d'accoldo, ce lo fanno pagà quattro soldi, che

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