Miscellanea del giorno - 1847

( 2a6) zione dei libri materiali barriere ; dissotterra contro la stampa le armi rugginose della perquisizione e dell' ammenda; sogna colla fiscalità d'arrestare il corso delle idee. Essa chiude appena una strada all'introduzione dei libri, che due ne apre il commerciante, adescato , non tanto di:ll maggior lucro, quanto fatto forte dall'appoggio dell'opinione. Colpisce essa d'ammenda il contravventore (come a Roma il libraio Na- . tali) e tosto vien questi ampiamente indennizzato da una sottoscrizione di patrioti, o dall'aumento di prezzo , che il pubblico spontaneamente s'impone, sul libro fatto scopo alla persecuzione. Una stupida censura niega a un letterato, a un editore • a un tipografo l'impressione d' un' opera, d'uno scritto; ed ecco venir la stampa clandestina al soccorso , gettare in faccia all'attonita polizia il famigerato romanzo del Sue, Je immortali poesie dell'italiano Beranger, o forte di civiche oblazioni, diffondere gratuiti le notizie Italiane, i bollettini, gli opuscoli. Un potere gesuitico, arbitrario getta nelle carceri gli scrittori, i libraj (come in Piemonte tanti, e a Finestrelle Giannini e Fiore), e tosto l'opinione nazionale decreta la corona civica alla vittima , e fa di lui un Confessore se non un Martire. Lotta e questa tra fatto e diritto ; tra forza bruta e intelletto; tra i pochi e il pubblico; tra una setta e una nazione; tra un sistema pudrido, cadente, decrepito, e un sistema giovane, gagliardo e nuovo, che sorge e s'impadronisce del futuro. Di tal lotta, di tal duello non è dubbio l'esito a lungo giuoco. E si possente è la luce, la quale emana dalla verità, che penetra anche a traverso le palpebre di chi gli

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