( 256 ) del dia,·olo; nemici del popolo e quel ch'è più del sovnmo. Io studiava a quel tempo I doveri de'sudditi-libretto di lettura nelle scuole elementari, che a tutti raccomando vivissimamente - e avendo la g.rand'età di nove anni, io rispondeva guardando mio ZIO, ,Negli ultimi giorni d'agosto, molto popolo anconitano si raccolse sona una piazza dinanzi il palazzo. di monsignor Rossi, delegato della provincia, al quale alcuni deputati del popolo porsero supplica votata per acclamazione, la quale chiede si possa inalzare un monumento a Pio IX - facciano! - e sieno convocati consigli provinciali che rappresentino veramente i desidèri e i bisogni delle provincie, con facoltà di discutere e di proporre quando sia necessario al bene del popolo. - La seconda di manda non mi pare tutta ortodossa. A tale proposito si consulti il parere di tutti i concili ecumenici nella grande raccolta del P. Lahbeo. Però la dimanda commosse altamente le Legazioni ; e in mezzo all'entusiasmo taluni si ricOL·darono Gregorio XVI e J'organizzamento comunale che questi decretava e aboliva nel medesimo tempo. Checchè ne sia - in ogni luogo vi sono maligni - non pochi susurrano l'indugio delle riforme derivare in gran parte da Vienna. E quasi ancor io , come accennai prima, sarei di codesta opinione. A Bologna, in Romagna, nelle Marche, molti vanno gtidando - Viva Pio IX! viva l'indipendenza l morte all'Austria!- In Ancona al popolo s'unirono i militari, strillando la stessa canzone. Metternich sente gran dispiacere dell'epilessia del sempre felicemente regnante Ferdi-
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