Miscellanea del giorno - 1847

( 231 ) potessi io agitarlo un istante coll'amarezza de' nostri mali, collo splendore di una corona l Popoli c principi qui tutti siamo schiavi del gabinetto aulico. l Bandiera son morti ; lo comandava l'Austria. A Firenze il granduca nou può nemmauco mutare le livree de'suoi camerieri ; giacchè da due anni avendo voluto ricamare su codeste livree il giglio , arme della repubblica e città di Firenze, glielo impediva un orJine dell'ambasciata austri aca. Se a Bologna e Forlì vi sono per anca Svizzeri , lo dobbi(Jmo al paterno interesse dell'Austria . Ed Italia ciò sente, e sè promette a chi vuole concederle migliori leggi, riunirla , e cacciare il a'edesco. Mentre io scrivo - pietosissima cosa e dolente - Italia va mendicando di reggia in reggia, c per bocca de'suoi cittadini c de'suoi scrittori a pie'di tre sogli piange e supplica perchè uno la comperi, essa pagando de'suoi tesori , del sangue suo la vendita propria. E tutti la guard ano innamorati , pcrocchè è bella , ma di nascosto al guardiano austriaco, il più ardito le accenna furti vamente un sorriso ; nessuno osa dirle : - Vieni c sii mia l E chi lo impedisce? - La diplomazia.- E in che si spera ? - Nella diplomazia . Per dire la verità, alcuni sperano nel cinque per cento. E la diplomazia ci tradiva nelle liberali promesse dell'arciduca Giovanni, nei pomposi proclami del generale Nugent e di lord Bentinck ; ci tradiva abbandonando la costituzione siciliana dcl1812, insul tando la nostra sciagura nelle camere francesi più tardi ; traditi daJI'I nghilterra , dull' Austria e dalla Francia , uno alla volta, tutta la diplomatica Europa ci tradiva

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