( 227 ) il l o Agosto 1830, sepàratosi da Silvio a Mantova, e ricondotto a Forlì, vissute appena alcune settimane in s~no d~lla f?m.iglia, il demone del sospetto politico caccwllo m es1gho . .Accolto con festa a Parigi, rinacque a breve speranza nel t 831 ; finchè disperando af· fatto; crucci~mdolo troppo il vicino spettacolo della moribonda Italia , volle allontanarsene per quanto spazio abbraccia l'oceano. Una donna, giovane e bella, gli si fa'compagna e consolatrice nel cammino che gli restava; entrambi esuli , ma essa austriaca, voleva di qualche modo la Provvidenza ricompensarlo della crudeltà austriaca. l'attosi direttore d'una compagnia di cantanti, poggiato ad un caro braccio, il povero Maroncelli negli ultimi d'Agosto del l 833 , saliva a bordo d'un vapore che veleggiava per NewYorck; e mentre gli altri salutavano con grida festose il vento che li spingeva lontani verso la terra delle sognate ricchezze, Maroncelli guardava piangendo la vecchia Europa, e mandava desidèri e sospiri all'Italia, che non dovea rivedere mai più . .Mi giungono da mille parti lettere minacciose e tutte rimproveri per uno sbaglio di nome, commesso nell'antecedente fascicolo. Poichè non voglioaverfarna di bugiardo o d'ignorante nelle cose del mondo assai più gravi di questa, ora confesso pubblicamente la colpa, avendo intenzione di fare lo stesso ogni qualvolta mi sfugga alcun che d'inesatto o men vero. lo vorrei meritarmi la fiducia de'lettori; vorrei si credesse la mia parola dettata se1npre dall'amore del bene, dal se~timento della giustizia. La calunnia contro un n~~JCO è colpa, come la lode piaggiatrice concessa a Wl am1co.
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