Miscellanea del giorno - 1847

( 226) suo., Silvio Pellico, li 13 dello stesso mese. E questi due nomi saranno indivisibili nella storia. Gli arre· stati a que'giorni formavano l'orgoglio dell'intiera Penisola; chi nobile di sangue e d'animo, chi illustre per pubblici fatti, chi per lampi vi vissimi di poetico ingegno, chi per pensamenti profondi, chi per onestà di vita, Confalonieri , Oromboni, Pellico, M. Gioia, il capitano Rezia , l'attore Canova , il pro f. Ressi , Munari, Alessandro Andryane, don Marco Fortini, conte Giovanni Arrivabene, Gian ))omenico Romagnosi, l'avv. Annelli, il prof. Salfi, conte Porro, ecc. Taluno potè fuggire; taluno liberato , come il · Romagnosi , dovette so!Trire il cotidiano tormento della polizia austriaca; chiamato a Corfù dal governo inglese per coprire una cattedra di diritto, gli si negò il passaporto , e moriva a Milano povero e desolato. Non mi regge il cuore narrarvi le angosce del Maroncelli e degli altri. Gli attori medesimi della tragica istoria le raccontarono; e voi tutti quanti le avete profondamente scolpite nella memoria. Quegli, condannato a morte , poscia a vent'anni di carcere duro, lasciava l'Italia giovane e bello della persona, pieno di vivacità e d'energia; tornava dieci anni dopo mutilato, infermiccio, vecchio. Ma l'anima sua uon cadde ma~ vinta, sotto J'usbergo della pura coscienza, e nel desiderio dell'italico risorgimento. Due giorni dopo t:amputazio_ne, ei scriveva ad A. Andryane - cr P1acesse a D10 che me ne avessero tagliate due; piacesse a Dio che avessi perduta la vita, e la mia cara Italia fosse liberata dal giogo straniero l » - Ei no~ dovea ne~meno rallegrarsi al raggio di giustizia e d1 pace. cb ora spunta dal Campidoglio l Liberato

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