( 218 l si disapprovano dal governo le istanze e gl'indirizzi al S. Padre : ma in Bologna, dove questo s'impone dai governatori dello minori città, e dove risiede il prolegato stesso, la soscrizionc procede rapidissima e senza ostacolo. 25. Giugno. Il consiglio comunale di Forlì doveva oggi riunirsi a stabilire <c il modo di festeggiare la esaltazionr~ del pontefice , e presentare al medesimo l'ossequio e i voti della città. l) Per la circolare pubblicata ieri, e risguardante l'indirizzo, non potendo il consiglio presentare i voti della città, limita l'ordine del giorno a nominare una deputazione che porti al trono della SantitàSua l'omaggio di sudditanza, supplicandola di arcogliere la manifestazione della fiducia che in tutli vive di ottenere dalla sua clemenza quei miglioramenti vieppiù atti a rendere le popolazioni contente e maggiormente devote al paterno suo regime. La legazione approva l'atto, per ciò che spetta la presentazione degli omaggi di sudditanza, e tace della seconda parte, onde la magistratura si trova alquanto imbarazzata, chè deve conferire il mandato in nome del consiglio a deputati scelti fra i cittadini forlivesi oggi dimoranti nella capitale. Segretamente la petizione è portata per la via di Toscana, con cinque copie po'cinque ambasciatori delle potenze che pres?ntarono il memorandum nel 1831 ; a questi si din gono pur lettere commendatizie e giustificative, accioccbè sappiano che quell'atto solenne va così solo per gli ordini che dà il governatore della provincia, mtento sempre a intercettare ogni via che al S. Padre può condurre i gi~st~ r~clami di tutto un popolo. Raven 'Ja per s•m•ghante modo spedisce c raccomanda la sua petizione.
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==