Miscellanea del giorno - 1847

( ~H2 ) dero i suoi principi il giorno, quanti sono di quella i principi , in riva all'Arno, al Po ed al Ticino? Quanto a te, Carlo, io ti replicherò che parlai di casa d'Austria , non di Tedeschi. Stimo quella buona e leal nazione, ma veruna nazione non è buona in casa altrui. lo non voglio (e non li voglio, a costo di sangue) i Tedeschi dominatori; . non voglio gli Austriaci possessori in Italia di conquistate province: forza e conquista non fan diritto; forza chiama forza , chiama vendetta, chiama sangue, chiama rivoluzioni ; e queste presto o tardi vengono. Cio che io propongo, è un austriaco imperatore dei Romani , o, diciam meglio, d'Italia; capo cioè dell'Italiana Repubblica , residente a Roma; cinto d'Italiani, non di Tedeschi; alleato, non dipendente dell'Impero d'Aus-tria; difensore, non dominatore del Vicario di Cristo; figlio della Romana Sede, non ligio all'uomo papa; spada esso della Chiesa; la Chiesa scudo all'Impero. Ecco l'ordinamento che io concepisco, e questo ordinamento è possibile. Nell'Austria v'è dritto, e col dritto, l'interesse e la forza a farlo valere. Enrico. E le potenze d'Europa sei comporterebbéro? Marco. Italia, con Austria.....! E chi potrebbe opporsi loro? Ah l se l'osassero.... ben potrebbe qualche remota terra rivedere , anche una volta , le aquile di Cesare , le aquile di Trajano. Piero. Tu sei un Ghibellino. Marco. Nomi rancidi! Sono Italiano : ma se pur fossi Ghibellino, lo sono con Farinata e con Dante. Em·ico. Ma della vecchia stirpe d'Emanuele Filiberto , che sarebbe allora ? .

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