Miscellanea del giorno - 1847

( 167 ) benefizio da parte eziandio delle magistrature per grata e doverosa corrispondenza ch'esse adoprino tutti i mezzi e l'influenza del loro potere allo scopo di prevenire e cooperare a reprimere qualunque attentato alla sicurezza dello Stato c dei pacifici abitanti, invocando nel caso di simili disgraziateemcrgen· ze le istruzioni c il potere dell'autorità Governativa, sicché sia dato estirparne subito i primi germi, evitando la propagazione d.i que'mali di cui facemmo pur troppo lunga e trista espcnenza. Per le cognizioni oramai diffuse in ogni classe del popolo, e maggiormente poi per quella Divina Provvidenza che in modo palese veglia al nostro bene, giova confidare che resterà perfino cancellata la memoria de' passati trascorsi, e si rannoderanno i popoli della Santa Sede in un vincolo di unione tanto più. fermo e saldo, quanto mal auguratamente ebbero a scntirne in addietro il bisogno. l\la se mai qualcuno avesse in seguito, che Dio non voglia, a travi nre, abbia presenti le Auguste parole del sommo Pontefice Pio IX, con cui si conchiude l'Atto di Sovrano perdono, rammemorando gli efl"etti della giustizia a chi osasse farne abuso; giustizia che sarebbe a generale voto meritata con tanta maggiore fermezza, quanta non potrebbe giammai pnreggiare la slcallà e la nera disconoscenza di chi volle far oltraggio alla virtù del Principe, e al trionfo di nostra santa Religione. Io porto però grande fiducia che queste qualunque parole ai Magistrati zelanti della cosa pubblica, e veracernente affezionati al proprio paese, varranno a raggiugnere vieppiù I'inten· to delle comuni sollecitudini . Il Legato LUIGI CARO. VANNICI!LLI CASO!l'l. Bologna , 21 luglio 1846• .Alle Magistrature Comunitative della Provincia. DOCUMENTO H. Circolare di Nu 2064, ser. 2. Illustrissimo e reverendissimo Signore , I delitti, e fra questi le risse ed i furti , che troppo . frequentemente da qualche tempo accadono in alcune pronnce dello

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