Giacomo Debenedetti - Otto ebrei

dano il « doppio giuoco >> di ieri, l'impressiÒne che provoca è più di accorata pietà che -di·sdeéw; e identica pietà, penso, nei discendenti dalle catacombe e in quelli dalla sinagoga che - i nostri risibili razzisti non ci pensarono -·- esistevano in Roma fin prima della Chiesa. il Suo libretto permette anche di spingere lo sguardo nei più nascosti ripieghi delle anime e scoprire se certe ferite son rimarginate o tuttora sanguinano, dopo il più antiitaliano dei contagi: l'artificioso antisemitismo che una banda nazionalista copiò dalla straniera Germania. Dico il più unti-italiano perchè è bensì vero che in ogni nostro periodo di depressione nazionale - e il fascismo fu uno - soffrimmo di pompose fe6bri a base di Imperi romani di cartapesta; ma, almeno, il nostro universalismo ci aveva sempre . fatto rigettare un ant;j,semitismo che ci eravamo perfino rifiutati di capire. Scrivendo, Lei avrà a volte creduto che un vago fondo ereditario La ispirava. No, chi Il Biblioteca Gino Bianco

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