Giacomo Debenedetti - Otto ebrei

gli basterebbe, quando che sia, per recidivare nel peggio, e tornare al propi·io vomito? L'esclamazione, l'occhiata del nostro questurino denunziavano lo sforzo di adattamento a un'ottica diversa, la necessaria, ancO'l·chè rapida, manovra per invertire la corrente. Il nostro sospetto è che la nuova ottica possa venire adottata come un comando « dall'alto )), una specie di Decreto promulgato dalla Gazzetta Ufficiale, e dunque di sua natura soggetto anch'esso a revoca, dettato. da necessità del momento, visto che... in considerazione di ... Il sospetto è che il nostro questurino si uniformasse ai criteri di oggi con la mentalità di · ieri, tenesse d'occhio quella onnipotente, inesorabile e oscura Divinità, in nome della quale si esaltavano ieri o siluravano funzionari, giornalisti,. alte e basse cariche: la c~siddetta « sensibilità politica ». Ordine di servizio: mostrare simpatia agli ebrei. Ma chi, come gli ebrei, ~a sete_ di libertà, una di quelle seti ·che tappezzano il palato: chi ha capito come la libertà sia letter;lmente una questione di vita o di morte, è pronto a riconoscere che, tra tutte le libertà che compongono la Liberrà, è compresa anche la libertà di essere antisemiti. Un antisemitismo di uomini liberi, un antisemitismo (se ·non c'è contraddizione) liberale, contro cui sia dato di opporre validi argomenti e pertinenti confutazioni, apparirebbe perfino tonico, ravvivante, rigeneratore agli ebrei che escono· ora dall'anchilosi dell'immobilità e del silenzio. Discutere finalmente all'aperto, misurarsi, farsi le 32 Biblioteca Gino Bianco

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