Volontà - anno XX - n.12 - dicembre 1967

PAUL ELTZBACHER L'ANARCHISMO CAPITOLO IV - LA DOTTRINA DI PROUDHON GENERALITA' I - Pierre Joseph Proudhon nacque, nel 1809, a Besançon, dove lavorò in una tipografia, esercitando poi il mestiere di tipografo in altre città della Francia. el 1838, grazie ad una '-Ovvenzicne, potè compiere degli studii rego· lari a Parigi. Nel 1843 fu a Lione, e poi si recò nuovamente a P.:1rigi nel 1847. Dal 1848 al 1850, l'attività di Proudhon si svolse principalmente come pub– blicisla. Le elezioni, svoltesi in quel periodo agitato, lo portarono come depu– tato all'Assemblea nazionale. Nel 1849 dette mano alla creazione della Banca del Popolo, istituzione ch'egli fondò sulla base dei princìpi mutualistici di cui egli era l'esponente. Condannato a tre anni di carcere per reato di stampa, non per questo egli cessava la sua attività polemica (~giornalistica, che svolse anche dalla prigione. Liberato nel 1852, fu, nel 1858, costrello a riparare a Bruxelles in seguito ad una nuova con<lanna per reato di stampa. Tornato a P.irigi due anni dopo, in seguito ad amnistia, Proudhon vi rimase fino alla sua morte avvenuta nel 1865. Egli scrisse una quantità di opçre, :n massima parte relative alla giuri– sprudenza, all'economia sociale ed alla politica. 2 Fra gli scritti di Proudhon antecedenti al 1848, vanno segnalati per la loro speciale importanza, l'opera « Che cos'è la proprietà? Ovvero ricerche sul principio del diritto c del governo» ( 1840), e quella sulle « Contraddizioni eco– nomiche, o Filosofia della miseria» ( 1846). Fra gli scritti pubblicati dal 1848 al 1851 vanno rilevati: << Le Confessioni di un rivoluzionario» ( 1649) e « Idea generale della rivoluzione nel secolo XIX» ( 1851 ). Infine, fra i libri pubblicati dopo il 1851, notiamo i seguenti: « Della giusti- 7.ia nella Rivoluzione e nella Chiesa: nuovi princìpi di filosofia pratica» ( 1858) e « Del principio federativo e della necessità di ricostituire il partito della Ri– voluz.ionc » ( 1863). La dottrina di Proudhon sul diritto, lo Stato e la proprietà ha potuto dar luogo a variazioni su qualche dettaglio d'importanza secondaria, ma l'opinione fondamentale dello scrittore vi appare sempre conseguente. 11 rilievo mosso al Proudhon da alcuni critici di essersi apparentemente scostato dalle sue opi– nioni primitive su alcuni punti importanti è dovuto soltanto al fallo della man– chevole omogeneità del suo stile. Non è qui peraltro il caso dì esporre l'evolu– zione delle dottrine del Proudhon. Ci limiteremo pertanto unicameme - per 714

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