Volontà - anno XX - n.12 - dicembre 1967

volontà ANNO XX n. 12 Diccmhre 1967 LA "PACE,, ...AMERICANA V OGLlO dire pace statunitense. La pace imposta sulle sofferenze e sulla morte dei popoli mediante la distruzione generale di tut– to ciò che costituisce il patrimonio del lavoro, dei sacrifici, dei sudori del genere umano. Per la mentalità militare lo scopo precipuo della vita è la guerra a cui dedica tutta la sua macabra intelligenza in combutta col suo gemello, io Stato. il quale non può esistere senza la gm:rra, così come il militarismo non può esistere St!nza armi. In conseguenza, la scienza militare basa la potenza e la salute dello Stato sulla guerra, sulla di– struzione, sulla sottomissione dello stato vinto alla potenza e all'arro– ganza dello stato vincito!'e, il quale, nella gloria della forza bruta, ce– lebra sul falso altare della diplomazia l'ignominia del cosidetto tratta– to di pace che prepara la guerra futura. li binomio infame stato-militarismo trionfò e dominò attraverso i secoli con le spettacolose battaglie campali, con immensi eserciti allineati da ambedue le parti, col risultato di un immenso numero di morti e di prigionieri, mentre sullo sfondo degli incendi e della car– neficina umana i generali, col pelto coperto di variopinta chincaglie– ria, all'ombra di bandiere svolazzanti, firmavano l'armistizio. Codesto classicismo storiografico è ora superato dalla guerra non dichiarata che priva lo Stato delle::grandi cerimonie coreografiche ma che, in compenso, offre allo stato infinite opportunità di esercitare la gamma interminabile degli intrighi, degli spionaggi, dei tradimenti, delle avventure di cappa e spada, delle torture e di tutti gli altri ab– bominii in cui lo Stato eccelle da tempi immemorabili. La guerra non dichiarata è una specialità della politica di potenza dello stato odierno i cui scopi di politica. interna cd estera sono evi– denti: in primo luogo le guerre mondiali sono troppo lontane l'una dall'altra e lo stato militarista non può aspettare tutto questo tempo senza esibire la propria potenza bellica agli stati avversari. In secondo luogo, la guerra dichiarata contro un potente avversario imperialista può significare conflitto alomico generale con ovvi catastrafici risul– tati; del resto, la piccola guerra non dichiarata può divampare in olo– causto nucleare per cui le maggiori potenze posseggono i mezzi per 673

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