Volontà - anno XX - n.12 - dicembre 1967

malico: con 18,6 nati vivi per mille ogni anno, l'indice di natalità ~i avvicina a quello della Francia. La pianificazione delle nascite non è perciò un proble– ma p01itico-sociale, ma squisitamente sani1ario. A me preoccupano i danni fi– sici che derivano alla madre dall'avere troppi figli, e quelli che derivano ai fi– i;li dall'c:-.scrc troppi. Mi spaventa il rcnomeno dell'aborto com..: mezzo per li– mitare le nascite al loro punto d'arrivo anzichè di partenza. Tutto ciò si potrà risolvere sohanto quando si arrivera a una pianifica1.ione volontaria delle na– scile nell'ambito ramiliare. Per il momento, in Italia la pillola già c'è, ma nessuno ha il diriuo di con1rollarb. I prodotti che sono in giro sono sottratti :l qualsiasi tulela. Sembra accertato che alcuni di essi sono fabbricati con dosaggi troppo alti per ottenere la sospensione dell'ovulazione. Ciò significa che molte donne italiane, per 011cnerc lo stesso scopo, ingurgitano per esem· pio una dose doppia di medicinali rispello alle americane. Ecco un campo nel quale il ministero della Sanità non può 0ggi intervenire; ma dovrà pur finire per· melterci le mani •· E ad intervenire dovrà essere pure la scuola, poichè il controllo delle na,. scite dipende essenzialmente dal fattore educativo. Da un'inchiesta effe11uata dalle autorità americane nell'ottobre 1966, è risultato chiaramente che sono principalmente le giovani a for uso della pillola Pincus e che i suoi partigiani sono nettamente pili numerosi in quei ceti sociali che posseggono una mag– giore istruzione Nulla di strano quincli se un'a\1ra inchiesta (citata in una conrerenza del Dr. S. Pedroli di Zurigo), svolta dalla casa farmaceutica CIBA fra i maschi italiani, ha rivelato che e gli uomini sono contrari alla pillola, e ciò perchè il pericolo d1 una gravidanza è considerato come un freno alle esperienze extra– coniugali delle donne; se questo pericolo cadesse, cadrebbe contemporanea– mente il luogo comune secondo il quale la donna non è uguale all'uomo perchè porta figli in casa•· - Conclusione Il già citato Or. Borruso - afferrando giustamente tutta l'importanza del– la teoria reichiana che considera l'aborto come s1rettamemc legato all'angoscia sessuale femminile - scrive (pag. hJ3): -c Fino a che l'umanità non avrà trova– to la maniera di riprodursi solo quando lo vorrà, potremo essere certi che non si riprodurrà liberamente. ma metterà in atlo quei rnzzi mezzi di controllo descritti più avanti. E più essi saranno insufficienti e più l'angoscia sarà mag– giore e maggiore sarà la teniazionc di aàopcrare i mezzi estremi. Il medico e il conressorc sanno come in moltissimi matrimoni la vita sessuale della don– na C un continuo terrore da una mestruazione all'altra, al punto da bandire ogni contallo o di soggiacere quasi solo alla violenza. In queste condizioni, per molle coppie. quasi un assurdo, lo stato di gravidanza della donna coincide con una maggiore serenità, con un riavvicinamento sessuale, tanto, maggiore 696

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