Volontà - anno XX - n.11 - novembre 1967

ca, e l'amore, quell'amore in cui carne cd <mima si compenetrano in perfetta armo– nia, rimane sempre vivido. Jl figlio, i fi– gli, non sono venuti a suggellarlo, ma il test:tmento spirituale che sarebbe dedica– to a !oro - ai figli non nati - rimane int:ttto, ri\'olto ai figli d1 tutti: « ero giun– to a concepire un Jnodo per salvarmi l'a– nima: Dartcciparc. Io non so se tu, quan– do sarai grande, crederai o non crederai, una cosa \'OJTci che tu imparassi: il me· stiere dell'uomo è diverso del mestiere di Dio. Dio può guardare impassibile ... l'uomo che assiste dalla finestra alle zuf. fe della strada è un disertore. Qualcuno ti soffierà nell'orecchio che non porta a niente: la storia smentisce. E poi, lascia– mo pur stare la storia, parliamo di te: c'è una sola soddisfazione al mondo, po– tersi guardare negli occhi senza arrossire, il resto è un di più o un di meno. E al– l'ultimo Luchino avrei mostrato l'uomo non più attraverso gli occhiali - o il mi– croscopio -, ma da questa altezza: lo vedi laggiù, ma no, non l'animale villoso che tenta di stare dirilto, ancora più in– dietro, quel fagouo di grasso che esce dal m;1re e impara a strisciare e a respirare; e pili indietro. Quello che non so è se avrei avuto il coraggio di sussurrargli al– l'orecchio: l'uomo può essere dio ... Alme– no vedi di operare come se così fosse» (pag. 251-254). EMILIA RENSI) RENATO ~'AitlEA Lo sconcertante mondo nuo- 1-·odi domani (Venezia, 1966, pag. 116, L. 800) 11 contenuto non è meno « sconcertan– te• del titolo. Ed è questo un elogio, non gratuito, però. Renato Famea, infatti, è 670 riuscito a sistemare organicamente e sin– teticamente una caterva di dati ed elemen· ti della "problematica umana e sociale di domani». Se volessi allineare i soli ar– gomenti, andrei ben oilre l'esiguo spazio consentito ad una segnalazione critica. In verità, è questo il caso in cui non è pos• sibilc una vera recensione, tanto lo dice bene lo stesso A., nella sua introduzione che " Non è un libro, ma solo il somma. rio di altrettanti libri quanli sono i suoi paragrafi». Tuttavia, ci .sono dei punti-cardini su cui l'A. costruisce la sua architettura ra– zionale dell'avvenire, un breve cenno di alcuni dei quali può servire, a chi non ha letto il «libro», a farsene una sufficiente idea. Tali sono: I) L'esplosione tecnologica con la sua prospettiva di autoproduzioni illimitate di beni e la conseguente estinzione progres– siva del lavoro. 2) L'esplosione psicologica, ovvero una ricrescenza psichica già iniziata che, at– traverso la graduale emersione dello spi· rito dalla materia, ci darà il «sopra-uomo ... 3) L'avvento della « sinarchia ", come dternativa e della dittatura - del cui ca– rattere liberticida non è da discutere - e della democrazia, che si risolve inelut– tabilmente in demagogia - intesa come governo della qualità, dell'intelligenza e dei valori cd assommante tre stati auto· nomi e indipendenti, corrispondenti a tre bisogni-diritti dell'uomo: sopravvivere fi. sicamente, non subire ingiustizia, pensa– re in libertà. 4) li bisogno - in corrispondenza del potenziamento psichico - di darsi una rappresentazione " teomorfa ,. di Dio, bi– sogno, la cui insoddisfazione sarebbe pro– vata anche dal dilagare ... dell'ateismo. 5) La collaborazione integrale tra uomo e donna (potenziati rispettivamente nella

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