Volontà - anno XX - n.10 - ottobre 1967

ro apparizione spontaneamente. Con l'arrivo di Lenin, i bolscevichi si diedero ad organizzare le masse ed a prcparnre il terreno per la presa del potere. Volere o non, bisogna dare loro questo credito, poichè essi furono i so· li a sapere esattamente quel che vole· vano, anche se ricorsero all'impiego di mezzi indegni di rivoluzionari. Poco dopo quel tempo avvenne un fatto che, probabilmente, 1·ese possibi– le ai bolscevichi di impadronirsi in se· guito del potere. Mi riferisco al profon– do scisma che divise il partito sociali· sta più numeroso, il partito socialista rivoluzionario. Questo era il più anzia– no dei partiti sovversivi e, per come accennato più sopra, aveva al suo se– guito i contadini e il ceto intellettuale (intelligentsia). Sembra che, arrivati a faccia a faccia con ciò che avevano pre• conizzato pc1· tanti decenni, ne rurono auerriti. Una piccola parte dei suoi a• derenti si separò e andò a riunirsi con quelli che volevano intensificare la ri– voluzione; un'altra parte si unì, più tar• di, con quelli che erano contrari alla Rivoluzione. In conseguenza di quella scissione, il partito politico che tulti si aspetta– vano avrebbe esercitato un ruolo deci– sivo nelht rivoluzione, si distrusse e la– sciò il campo libero ai bOlscevichi. Aci onta del fatto che oltre sei mesi erano passati dalla Rivoluzione di Feb– braio e che il governo era composto da partiti rivoluzionari, i contadini a· spettavano impazienti che la promessa distribuzione della terra si compisse. Nello stesso tempo i lavoratori invo– cavano riforme industriali e il control– lo operaio nelle fabbriche, nelle offici– ne e n&.le miniere. Così l'atmosfera si facev3 sempre più tesa, l'intero paese 556 era sospeso al margine della fame, lo esercito al fronte tedesco era confuso, e reggimenti interi cominciarono a di· se1·tare le lince del fronte. Tn quel mo– mento critico, Kerensky e i suoi col– leghi decisero di assumere pose napo· leoniche per continuare una guerra i– nane, invece di migliorare le condizio– ni delle masse. E, conseguentemente, seguendo le incitazioni degli alleati, de– cisero di lanciare un'offensiva sul fron– te tedesco - un errore madornale che giovò ancora ai disegni dei bolscevichi. Le proteste, le petizioni, le dimostra– zioni non valsero ad indurre il regime di Kerensky a dare inizio alla suddivi– sione delle grandi proprietà terriere. li sedicente governo «rivoluzionario» so– steneva che la distribuzione della terra doveva procedere in maniera legale, con l'Assemblea Costituente in funzio· ne di preparatrice del piano. Pare che Kerensky, Martov, Cereteli, Abramo– vich e gli altri in posizioni direttive non comprendessero che i vacillanti «principi» che mettevano avanti faceva– no il gioco dei bolscevichi. Era inevitabile che i contadini russi pe.rdesscro la pazienza. Tn un grande numero di località si diedero sponta– grandi proprietà terriere e delle fatto· rie e, senza aspettare nessuna «auto– rizzazione legale», a dividere la terra fra quanti fossero disposti a coltivarla. Jn breve tempo mentre il governo per· deva della sua autorità, i Soviet an– davano aumentando la propria. C'era nell'aria la sensazione che qualche co· sa di importante andasse maturando. La sfor1unata offensiva al fronte te– desco e la rivolta dei contadini che a· vevano iniziata la divisione della terra fra di loro diede ai bolscevichi il co– raggio di lanciare la loro Rivoluzione

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