Volontà - anno XX - n.8-9 - agosto-settembre 1967

uomo • il JJiÙ ~rom/,• ,t, •1.di sc elln,1/i •. Infine. se puo' interess:1rt•1quanto p1:ò esseni dt ,n,1111C'11te .. gr.indr, (I, t,tloriOS(1 e di nobile, nella • ~11rrrt1sola ip.ierir rie/ mon. do• (CJUf'Sl:1 ,ergognosa es1>rt•ssione che. se l,1 memoria non mi fo d,rcuo, uscì dalh bocca d, c1uell'e~altato d, \lannelh. <:n'alo.. n• df'I fultmsmo, finito m.l,cohnente a prc– sietlf're i f~1li ileU-\ccadernia d'Italia per odine del due.'(' eh Prt-c:la1>p10); se ,CX{li:uno ,er.tmentc s.1pere do,e stia ri1>0St,1<111,•sta gloria e qursta f,unosa ii.tiene, dobbiamo leggere quanto scriH• Jean Ciono sulla tan– to stromba1.zata b,1llat,tlia d1 Vcrdum della prima ~1ll'rrn mondiale. Apriamo dunque il libro a pa~ina 257. e lci,cgiamo quanto egli scrisse, nella prt:'fozionc del libro di Luc1e11 Jaccp1rs, I.e caNwt ,lt• molrskine: • Siamo 1w1 1;• ,\OJJfflOl)i1w111i i 1 ww hru·ll. Non ,, mi rll'MO, 11w /, <1rinrrm,,1 c,•11/imelri <li lerr(I e i }Jf':.:.I 1/i lt•,:rio che sono sulle noslw lede, fanno thtnmri ai nostri ocd1i wia specie di 1>islcrnro,1/ro l'orrore. l'i1ì nienle al mondo('/ ft,rà uscire. Ma vur/rop· 1>0 q11ello d'r. abl,iamo mangialo e q11etlo clre manp;iamo, .si riWf'lf,lia pirì volte al gior– no nel nostro r;entrr. Bisogna fare i nostri bisogni. Il vrm10 l'l1r ne lia seenlilo il bi– .sogno i> uxilo due giorni fa. et/ è qui a tre ml'tri datanti a noi, morto col c11l0scoper· lo. ,\'oi l'caeuiamo in pe:.:.i di carta r li gel· tiamo tlal'anti. Sono cin<111e giomi d1e .Jia– mo <111! tlenlro Sf!n.:a r,moi.:erci. Non abbia· mo pi1ì carta. Facciamo nel tasco11ane e Jr J.(eltiamo fuori ... I.a ballaglill d, \'erdun con– tinua. Sempre pi,ì eroi ... f'aecitimo nelle no• sm• m(lni. I-:' una diarrea che cola fra le nostrr dita ... Pi,ì l<mll ci accor,:iamo elle facci<lmo df'/ .sanguf'. Allort, /llccimno libe– rtmum/r, ,,n terra. sollo di noi, fra i no– slri vk>di... Divorul/ da ,ma sete d'inferno, l1rvitimo rii tanto io /011/0 wi vo' rie/ noslro JJiscio. B' /'ammirt1bilc h1illaglill di Ver– d,m 542 • Non c'è eJ)Of)ea. 11n 1:loriO.)tichr ~'"· che µossa far pt1ssare il risf)ello tiella sm1 gloria pn'ma delle riecessllà <li 1111 tulm d,– gerente. Colui elle Ct<'arr,,o,wa ron la \Of· feren:.a del 11ro11rio corpo, .sa cl,r nei mo· rttenti detti di gloda. m L't'ntò. la lx,slt':..:a occupa il cielo ... L°l!roismo tll'I com1m,ca/o 11fficiale è bene sia q11i co111rolla10 .)l'flll· mente. Xoi pouiamo t..·'I tlm• e/il' se rl'.<rtia· mo $ti questo camvo di l>altaglm. 1' percl1è non c'è assolutamente alcun trrso rii vt111· pare. Infine ci siamo, ci n•sl/llPIIO.r t1llora ci battiamo. Diamo /'imprefflonr di l'$..fi'rl' dei terribili assal,1ori. <1mm<lo in rralttl fuf!• 1-(iamoda ogni parte ... l'rl'sto bi.)o~nerrl fa• re accompagnare og_,iiuomo tlt1 w1 p.enrfor· me. Il grnerale clict•: • 'f'ent,:0110•.. t,;• In grande battaglia ,li \'t 1 rtl1111. Il mmu/o inl<'· ro lia gli occhi fissi ,iu 110/. I•: ,wl alJ/Jltmw <lei terri/Jili pensieri. Vinrrn·•P 'l'f>m•rP?Ft1· re il flostro dovere? Nea11cl11• 11n sog11ol 1-'a· re i nostri IJisogni... •. .Ecco la nobiltà e l:1 magnifìcn • i~ienc– del inondo ~ decantata ed es:1\tata cÌA tulli gl'ignobili ~lari1wtti sparsi ncll"unhcrso (Non credo ci sia bisogno di nndnre più avanti). Pare, che og~i Jean C:iono, uomo im·ecchiato rispettato e riH•r1to, non sia più disposto a scri,·ere simili 1>eccali di quasi gim·ineu.a. Purtroppo non t' il solo, e sfortunatamente non s.'lrà l'ultimo. Tutta• via, questa pagina verg~nosa, unita n tnn te ahre che ha scritte contro la guerra. non potrà più cancellarle ... Questo libro - che appare in un momen. to in cui dense nubi si affacciano al\"ori1.– zonte, in un momento nel quali' nbbi:uno la impressione che i ma1vaii istinti clc~li uo· mini riaffiorino alb superficie - puo' scm• braro destinato a restare st'Onosciuto. Tut· tavia non disperiamo. Facciamo \'Oto chr questa nuova opera di demistifìcazionc ap•

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