Volontà - anno XX - n.8-9 - agosto-settembre 1967
11ncerto gru::,ro di !cuori ben ddiniti. Il "ìttO contenuto significa il mio desi• derio di contribuire' ad una ricerca, ri· cerca che si colloca ·1cl contesto di un impegno Politico, il quale significa una relazione col mondo sociale orientato \'erso l'av\'enirc. L'atto è comprensibile, non per i suoi antcced<>nti, ma per i ~uoi fini. Il significato è dunque un progetto. L, stmllura di un progc110 è dialettica. Essa mette faccia a fac– da una realtà attuale ed una non real· rà anuri.le - realtà da venire - cs– SC'ndo questi due termini collegati da un , et torc tempo orientato dal presen– te Hr!)Q il futuro. Il progello comporta due 11cgJ✓icni (negazione di ciò che dt ve esse.re come ei.scntc e negazione cli ciò che è come r.on dover essere), cd una doppia affermazione (di ciò che è c-omc C"ìscnle di ciò che deve essere co– me dover essere). !! progetto confron- 1:t l'c~~crc col dover ess<>ree, partendo da qucs1a compar:wionc e dalle possi· bilità offerte dal mondo e dal corpo, determina il cammino eia percorrere per trasformare la situazione o per m:-in1enerla. Qui ri1rovit1mo un mecca– !1bmo già ~1udia10 nel capitolo dC'i bi· ,ogni del corpo. Senrirc un bisogno, si· gnific.1 constatare una differenza tra wl equilibrio ottimale e la realtà e rm:ltcrc in giuoco delle condotte desti· nate a compen~are quc'lto squilibrio. OueMa ,tmttura gencr=-le dell'csis1en- 1..a. ritrovata sia al livello biologico che p,icolùgic.o cd ontologico, è carat Ieri· !.lica del vi,en!e: è la <,lruttura pii1 ge– nerale dcll'c,serc vivcn1e, il pro101ipo cli 1uttc le strullure. Es,a è, per ciò ~tes~o, irriducibile cd il termine.: ulti– mo cldla noc;!ra analisi. /\I termine di questo studio, possi::t• mo dunque (!(•finire l'uomo come un 492 progetto nel mondo. L~ differenze tra gli indi,•idui sono dunque differenze tra i progetti. Ritroviamo una conclusione alla quale Sartre era giunto, per vie differenti, nell'•Etre et le Néant•. Dopo aver definito le matrici genera· 1ive come progetti, possiamo compren· dere come esse diano il significato ai ccntenuli. Questi contenuti prendono significato in rapporto col secondo ter• mine del progetto: il fine. Ciò suppone che esiste un meccanismo che permet– te la comparazione della .situazione at· 1uale i" del firoc. Questo meccanismo è costituito dagli a11alizza10ri, dei quali abbia•no trattato più sopra, dalle strut· ture (irganichc del cervello o, più csal· ramente, dell'apparato sensorio-cerebro -motore. Resta da dire 1111.-1 parola sulla gene· si di queste strujturc ,ignificanti. L'uomo non viene al mondo munito di aucstc strutture definitive, le quali si f~rmano nel corso del suo sviluppo nel· l'infanzia. ed in se~ito, nel normale almeno, esse continuano ad e,•olversi, si distrutturano t! si strutturano senza posa fino alla morte, od alla distruttu· rnzione senile. Il bambino costituisce i suoi progetti viver.do delle situazioni infantili, in risposi:\ alle "ìuc situazioni. Ciò suppone che queste situazioni ab• biano esse stesse un significato per il bambino, sign;ficato che non sarà quel Jo dell'adulto. Il bambino non viene dunque al mondo come una •tabula rasa• o come una «cera ,ergine•. Na– scendo, esso è un corpo che percepisce confusamente il mondo cd ha bisogni virali, (una volta venivano chiamati i· stinti) ed un proge110 molto generale di perseverare nell esistenza. Il che Mndiziona il modo con cui il nuovo nato risentirà la sua situazione. Essa
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