Volontà - anno XX - n.7 - luglio 1967
ficili: 13 moda dell'a5tra110 lanciata ed orche-.1ra1a a dovere, aveva fatto abban donare dagli amatori la ricerca delle opere dei buoni piuori restati ingenua• mente figurativi e ostinantisi a lavo-– rare 5Udei ..motivi•. Oualch~ anno fo, Germain aveva avu• IO la fortuna di rincontrare Camille, una bra, a compagna che aveva cono-- 5ciuto molto tempo prima in casa di a• mìci comuni a Talmont. Allora Ca– mill1.: era YCdova, e di comune accor• do clcci,ero di unire i loro destini An• darono ad abitare non lontano da Nan• te-., in una \'ecchia casa molto grande, for-,e I roppo grande, ma circondata da un ,·a..,10 giardino con dei bellissimi .:Iberi. e formarono una coppia felice. Mcntn.• Camille cont!nuava le sue pro– prie run1:ioni di assistente sociale, egli tr~1,ro1mava la casa secondo il suo gu• 510, fJcendo come sempre, volta per volta. il muratore, il falegname, il sai• daton·, l'imbianchino e il verniciatore. Ciò eh.._, ..,fortunatamente non lasciava mollo 11:mpo per dcdicars alla sua ar• te. Purlroppo questa vita pressochè fc. !ice non durò che cinque anni. Verso la primmera dell'anno scorso il nostro compagno comiciò ad avvertire i primi sintomi del male che doveva portarlo via il 31 ouobrc Non conobbe mai la natura l.'3atta della sua malattia. Si spcn-.c dolcemente quasi senza soffrire, facendo progcui fino all'ultimo giorno. La !-,comparsa di Germain Delatou– schc, proho artista, compagno dal cuo– re gen::ro30, amico pcrfel 10, ha creato un gran ,·uoto attorno a coloro che lo rnnobbt•ro da vicino e che gli vollero bene. Alla compagna Camille che lo curò con un:l de\'ozione a tulta prova, e che ebbe al gran coraggio di non lasciargli mai comprendere la propria inquctudi• ne nè la propria sofferenza, e alla ma• dre sua che la coadiuvò nell'assistenza, vadano le più vive e più affettuose con• doglianze cli «Contre-Couranh. J. G. (Infine Loui!-.Louvct, fa seguire queste 'òue brevi note personali) Delatousche era un piccolo maestro. Le sue tele erano apprezzate all'l-lo-- 1cl Drouot (7) ciò che è già una refe• rcnza. li vero maestro nel loro genere era Utrillo. Germain Delatouschc, An• trai - in una certa misura - e Jean Robert lthier ne facevano il seguito. E non pario che di coloro che ho cono-– sciut i. Ho serbato di Gcrmain un ricordo im• perituro. Prima di chiudere questa che ho ritenuta una sua doverosa rievoca– zione, \'OgJio a mia volta raccontare un piccolo aneddoto che dimostra in ma• nicra significativa quale rosse il suo carattere particolare. Eravamo durante l'ultima guerra. Ognuno di noi sa che con 90g. di carne con osso come si di• Mribuiva allora, non era difficile «sai• tarla•, com esi dice a Belleville. Niente di più fortunato di avere in quel mo-– mento qualche rapporto di amicizia con un macellaio qualunque. Germain chbe la fortuna di vederne avvicinare uno al suo atelier. Vi era andato J>er ordinargli due quadri. Non era raro, al!ora che il dan:iro ~\\'Cm di giorno in giorno meno v:ilorc, il vedere alcuni (7) H6tcl de1 Venie, • Immobile per la vcn• dita dei beni mobili all'incanto, A PMigi l'IIOlcl dei periti stimatori. più conosciuto sotto il nome di ll6tcl Drouot, silo nella ,-.a Drouol. 437
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