Volontà - anno XX - n.6 - giugno 1967

CINEMA "Lanottepazza delconigliaccio 11 Chil<•mctri e chilometri di pellicola c;ono '-'.tli dedicati dal cinema alla di.:– nuncia del conformi..,mo lll!llc ... ue va– rit"" c..,prc,<:>ioni,ma mai come in quc– c;to •L'1 nouc pana del cunigliaccio», dcll'c..,ordicnrc Alln.•clo Angeli, ~i era in fiC'rito con 1an1a 5pict;itcu;a contro quc<;to vi7io sociale. E' bene 50ttoli!lea– re che rxr noi 1.111.! "ipic1ateaa è piena– mente giustificar.l pcrchè chi subisce il mondo senza f.1rc il minimo 1cn1a1i– vo per modificarlo, con la :-.uapQc;izio– nc succuba avalla le pen•en,ioni socia– li e ne fo\Oriscc il perpetuarsi. Alfredo Angeli ha preso un «coni– glic1ccio» (ques1:.1 \'Olla l'ormai clnssico r-agionicrc ha la,cia10 il pos10 al geo– merra) e cc lo ha mostrato innanLitut- 10 nella sua vita normale: strisciamc coi piu forti e prepotente nei confronti dei ~ubordinati, lotalnwnte privo di ~incero M!n~o civico (\'cdi l'episodio del mosaico trorn10 durante il lavoro di ru-.palura che egli fa distruggere per cvituc rit::irdi nella costruzione dell'edificio), ipocrita anche con sè \tcs-.o (da notare l'e\pre~sione lasci• va con cui contempla il corpo - ma• schile scnLa po"sibilità di dubbio - del prostituto nei giardini pubblici e quella di convenzionale disgus10 che assume quando il riovanc mo,1ra il vi– so cd egli non può piu fingere di igno– rare la natur,1 dcll'oggcllo della sua li– bidine e non gli resta, come ad ogni 372 par suo, che im·ocare le leggi fasci'ttc a tutela del buon co,tume). Dopo Inie presentazione il regbln '-embrn dire: - Ed ora n noi duct - e pone lo sprcge,·olc personaggio in u• na situa1ionc limite: il suicidio ncl– l'nppartamcnto del ttCOnigliaccio» di u– na giovane signora che questi ha in– contratQ nel parco. Naturalmente, data la sua cornua c~1ratteralc, il protagoni,1a non proverà alcun sentimento di picrà nei confron. li della -.uicida, solo un pazzo terrore delle conseguenze della presenza del cadavere in ca\a sua. Come si giustifi– cherà con la moglie, con i •Superiori», in sintc!>i, con •gli altri». Il conigliacciQ comincia così un'allu cinantc ricerca notturna di una perso– na cui affibbiare il cadavere. A quc!>to punto il rcgi~ta ha il torto di inserire un pe1·sonagpio decbamcn• te pleonl.'lstico, quello di un intellettua. le progrcs..,ista che per un po' accompa– ,ena il protagonista nella sua cor~a noi. turna al ~olo scopo di sottolinearne la di.-,gustosa vigliaccheria. Oucs10 perso– naggio è !tupcrrluo ovviamente pcrchè a questo punto della .:;1oria l'abiezione del pro1agonis1a non ha alcun bi'iogno di alcuna !t0llolincatura verbale (molto bra\.·o, comunque, nel ruolo dell'intcl• lcttuale Enrico Maria Salerno). Per tornare alla !rama del film, -il conigliaccio» si porrà infine nelle mani di due 1ruffo1ori (bello l'episodio di g:u!tto kafkiano-bunucliano) e si trovc• rà esausto e qua~i impauito dal terrore di fronlc alle proprie responsabilità. Alfredo Angeli ha avuto il merito di far maggiormente partecipe lo spella-

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