Volontà - anno XX - n.6 - giugno 1967

vira la vivono integralme,11e, in quanto do- 110 p11ra111enre11ar11rale.la vita de/l'ani– male è sempre una "si11tesi » 1w111ral111en• te perfetta in qua,110 fenomeno biologico. l'uomo, invece, per w1 i11estricabile com– plesso di c,wse, di colve soggeltive od e– stenie è condawwlo a vivere due vile co111ple111e111ari, ma opposte: ima ,,ira di superficie ed wui 5orterr,mea. Dante stes• so 11011 riuscì ad immaginare una pe11asi– mile per il suo inferno. Il vroblema è questo: sarà possibile ,ma sintesi vittoriosa, cioè che sia liberalrice e costrultiva, di tale diwlità; oppure si tra11a di 1111a fra1111radefi11itiva111e11te i11sa- 1while, e q11i11di rassegnarsi a tutte le pos– sibili e tragiche co11seg11enzeclie co11ti1111a- 111e111e scat11risco110da ,ma simile frattu– ra? In drte punti interrogativi, Dostoievschi lta compendiato w1'i11tera filosofia dell'an• goscia. ti cita anche Balde/li: «L'uomo a– ma creme e coslruire strade, di ciò non v'è dubbio. Ma pcrchè egli ama ar1che, e fino alla follia la distruzione e il caos? ... Non è forse per caso perchè egli stesso ha istin• livarnente paura di raggiungere la meta e di completare l'edificio di sua creazione?•. Ma q11i,pii/ che 11nascorsa SHlla psico• logia delle memorie dostoievschiane, i11- tendo rifel'(ire l'interessante tlpplicazione che ne f<lil Balde/li, circa il carattere e il co111por1a111ento morale, intellettuale e pra– tico di tanti a,unchici. Trovo che le sue osservazio11i 11011 so110certo gratuite, e clte d'alrro11dc 11011mancherebbero prove evi– de,11i 11ella storia del «carattere• anarchi– co. Rilevare il pericolo, chiamiamolo così di errata \>a/11raz.io11e, che polrebbe com– portare la sincera cri1ica baldelliana; quel– lo appunto di st•a/11tare comvletamente t1111a l'opera d1 quegli a11archici che furo– no •ra::.io,ia/isti al cento ver cento•. E q11e• sto credo che sarebbe 1111 po' ingiusto. Sì, è alqwmro difficile resiste al ri- chiamo del !;Ollos11olo,dell'irrazionale (al 111011dodei (lesideri inco11fessabili, delle im111agi11azim1i senza freno, dei sentimenti autfoci, delle possenti ragio11i del cuore e delle ribe/lio11i de11se soltanto di sogni ...); 111a è <illrettanto difficile ri111111ciare del t111to alla freddezza avolli11ea del raz;io- 11alis1110; alle basi dolorose, ma soli rie, del 1110,uio spesso immite della superficie; alla rigida discipli119 delle matem<Uiche, inso111- •11aa tutto il 111011do «esterno» nel q1wle, di buona o di malavoglia, bisogna p11rvi• vere. E t11llo questo, s'intende, come legge del tu/lo indipendente da q11alsiasi ideale e da qualsiasi se11so che f'i11divid110inten– da dare alla vita; altrime111i questa diver– rebbe q11alcosa di assurdo o di impossibi– le Ma (Jtumdo è 11ecessario giudicare tlO· 111i11i e cose, 11011 è possibile vrescindere dalle condizioni storiche e psicologicl,e e111ro Il' quali ini::,iarono le rihellioni, ma– tPriali o di pe11siero, verso il millenario si• stema di istituzioni opprime11ti, Però i11tell(/ia1110ci prima s11di 1111 pun– !O: io non intendo affatto demolire «/.,'al• rro a11archismo•. Per esperienza persona• le so q11anto sia «prezioso. il sot1os11olo degli individui, a11chese spesso può farci sprof011dare m 1m abisso. Si tratla sem• p/icemente di mettere i,1giusta prospetti,•a l'azione e il pensiero di q11a11ti,anche se f1•ru110 «dogmatici,., dettero t11ttai 1 ia 1111 contributo positivo all'ideale a11archico. Ma, al tempo stesso, 11011 i11te11clo afler- 11wre che debba conti1111are 1111 intransi– l!C11te«dogmatismo• anarchico, anche 11el– l'epoca i11 c11iuna 5pregitulicata psicologia ci ha ri,•elato molte cose del sottosuolo. No11 ha importanza fare nome di anar– chici scomparsi o di qiielli viventi, circa e– vc•ittwli colpe dogmatiche, I nomi, in 1111 certo (e•1.,o, 11011 hanno rilie,•o per il pen• siero 011archico, ancl,e per il fatto che il nome è quello chi! c; fa incasellare in 1111 11ote,•ole numero di schedari (anagrafici, 355

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