Volontà - anno XX - n.6 - giugno 1967
e /Jl'tllica del 11upofo italiano• (l) aflro desta espuie11za scolastica. E ranw per 11011 sia .,e 11011 prop,io la "remora 11e11- incominciare i11izia1110 con fan. I il q11n- 1ralizzm,1e » lo sltmcio della rnpidi1à dei le vuole che: « In a/ltl(nione ()ell'arl. 34 m111c1111ent1 soc1a11, u11110 paventa:i della della Cos1i111zio11e, l'isrr11zio11eobbligMoria Italia dei parr11cco11i, arrocctai ai loro s11ccessiva a q11ella eleme,uare è 1111parriu1 vrivile~i come i mitili allo scoglio. grat11itame11te nella sc110/a media, che ha la durata di ire anni ed è scuola secon– darfo di primo grado». F. veniamo alla legge-tmff,i /859-62, isr; 111tiw1della « Sc11ola dell'obbligo ", la qua. le, concepita all'ombra del « C11polone ~ (come del resto 11111e le cose 10111mie,or– mai.'), 11011 poteva 11011rise111in1e de/1.1 sua stessa origi11e e 11a111ra: ipocrisia nella impostazione, perfidia nel fine politico-s,J– cia!e. E, a dispelfo di llllli i .!>acricrismi ad essa imposti, 11011senza dovizia d'i11- ce11so ... non solranro relOrico, d,1i patri•1i elle la tennero a battesimo, il s110 (infeli– ce), viatico aliro risul1ato 11011ebbe, i11 ({lll!SIO primo triennio di co111 1 llso e di– sagitalo, lenore di vila!, che di maggiorare lo svilimento culwrale. già svilito per qua– si 1111 q1wnmte1111io, per opera delle la– scistissime riforme Ge111ilee Bot1ai. 1 Ipocrita 11ell'impostazio11e, perfida nel (me politico-sociale.' Sì, proprio così! Tn– fa11i, per colui che, dotato di sa110 spirito critico e di osseravazione e, magari sen– za profonde co11oscenze scolastiche, ma 011esto nelle i11tenzio11i, volesse analizza– re, articolo per arlicolo, la legge is1i111- 1iw1 sopraricordata, no11faticherebbe gran. chè a scoprire l'a111big11ità,l'assurdo, il paradossale, l'immoralità soprat111110, di cui essa legge è i11farcita e gravida! E se il 1empo e lo spazio a disposizio•1e fosse– ro me110 m•ari e tiranni ad obbligarci a limitare la nostra mia/isi agli articoli pili rileva111i, certamenle ,1011 ci 11u111cllerebbe materia per riempire vol11111i co11 una ben ,,asta e 111/lrita trattazione. Ma 11011vec– cl1ere1110certo per q11esro, di eccessiva lit11itatezw di critica, sempre onesta e sin. cera, corroboraw dalla 11011 del 1111101110- " La sc,,ola media concorre a pro111110- vere la formazione delt1101110e del cit– tadino secondo i principi sanciti dalla Co. s1i111zio11ee favorisce l'orien1ame11to dei giovani ai fi11i della scelta dell'at1ivirà sue. cessiva "· Tralasciamo la prima parte, o vri1110 comma; il, q11an10di esso si è fatto esat1- rie111ece11110 al paragrafo 4. Della seconda parte aggiungiamo che, la retorica poli– tico-elettomle, come cor1i11a fumogena, i!. servita ad 1111 falso fine sociale <11ial è ap– pwuo la pre1esa di "promuovere la for– mazione del/'1101110e del cinadino" favo– rendone « l'orie111a111e1110 dei giova11i ai fini d"1111a scelui dell'allività f1a11ra,. qwm– do, al di sopra d'ogni altra considera=.ione d'ordine diverso, 111eu.i,metodi e sistemi (11topistici ed astraiti, faci/111e11teprevi– dibili), si sono rivelati, 11e/ 1rien11iudi di– lige111e e pratica applicazione, fasulli in Il/Ila la loro i111e11sità etl estensione.' Orbene, i11 appoggio all'introduttivo art. I vi soccorre il successivo ari. 2 (para– ninfo, a s11avolta, dell'art. 3, 1mcleo cen– trale di rima l'iusidiosa trnf/a!), laddove, con piani di studi, « capintesta " l'insegna– rncnr0 obbligatorio della religione (imesa piÌI come calecismo ro111a110.callolicoche come do11ri11a 111ora/e!),con la « facolta– lività,. di alcune materie e la ,;ecessaria .. 1111iràd'i,zsegna111e11to •• legilfima1a dal (1) Lo~\ definita, dalle cri1iche (19U!J. la rifor• ma fa5cista per eccellenza di G. Genlile. Cfr. •Aggiornamenti Sociali• (pag. 249.1962), cman:11.ione del Centro Studi Sociali dei PP. Gesuiti di i\lilanv. 337
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