Volontà - anno XX - n.5 - maggio 1967

affannosamente un duce e se gli interessi americani non saranno suf– ficientemente garantiti, anche in Italia non è improbabile che si fac– cia scartare la molla del colpo di stato. In Italia c'è anche un perico– loso equivoco che gioca in suo favore: l'ostilità diffusa nel popolo ver– so la classe politica. il popolo è stanco di farsi turlupinare dai politi– canti ed irritato nel vedere tanti imbrogli e tanti delitti impuniti die– tro l'usbergo dell'immunità e dell'omertà; a tal punto che lo sprovve– duto uomo della strada sarebbe quasi felice di vederli tutti in galera. In verità, se la democrazia fosse soltanto quello che vogliono far– ci credere che sia, noi pure saremmo indifferenti alla sua sorte. Se cioè la vita denwcratica si esaurisse nella scelta eletlora1e e nei coktails parlamentari per la distillazione dei governi, la cosa non ci riguarde– rebbe. Ma questa non è de,nocrazia, è soltanto il law passivo e nega- 1ivo della democrazia, quello che la mette nelle ,nani dei gruppi di po– tere sempre pronti a strozzarla quando è d'inciampo ai loro disegni. f valori reali della democrazia sono nella sua parte attiva duramente conquistata attraverso secoli di lotte e consistono nell'esercizio effet– tivo dèlla libertà, nella libertà di pensiero, di stampa e di associazio– ne. Questa è per noi l'essenza democratica che va al di là della forma parlamentare, perchè la liberazione sociale dal parassitismo e dai grup– pi di potere potrebbe eliminare il parlamentarismo per dar luogo a istituti direlli e libertari di autogoverno e autogestione. La libertà ef– fettiva sempre più ampliata trasfonnerebbe la democrazia apparente in democrazia reale dando soluzioni definitive al probblema sociale. le prospettive umane stanno liberandosi dalle alternative demo• crazia parlamentare• dittatura rossa o nera. La soluzione autoritaria e militare del socialismo è stata provocata dal clima catastrofico del– le guerre e delle dittature. E' in alto in ogni parte del mondo un movimento spontaneo e pro– fondamente sentito per la pace e la non violenza. Esso non si limita alla non-guerra o alla difesa dello status-quo della coesistenza fra f!OVerni di diversi regimi, ma vuole arrivare ad estirpare la violenza dalla società. Sono i primi annunci di una rivoluzione liberante che ha iniziato un processo universale ad ogni forma di militarismo e di oppressione sociale. Sono esse che potranno iniziare una trasforma– zione libertaria del socialismo e della democrazia~ sbloccando l'avve– nire umano da opposti oscurantismi. ALBERTO MORONJ 259

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