Volontà - anno XX - n.4 - aprile 1967

cenziati in seguito alle nuove ri– forme economiche. In Bulgaria, i comitati produttivi di fabbrica ricevettero il potere, in aprile di decidere, « sui problemi importanti delle aziende>, con de– cisioni « obbligatorie i, per il diret– tore della fabrica. In Polonia, il giornale « Samor– zad Rabotniczy > ammoniva: « Al– l'autogoverno dei lavoratori deve essere data una maggiore impor– tanza>. Radio Varsavia diffuse le la– gnanze di un ascoltatore « Gli uffici sindacali si trovano vicino quelli del direttore >. Il diritto ana critica al suo sin– dacato dovette essere sanzionato, per un operaio, da un giudizio del tribunale. Solo i sindacati rumeni agiscono ancora indisturbati quali • cinghie di trasmissione > tra par– tito e fabbrica. II loro presidente partecipa alle sedute del consiglio dei ministri. Il capo del partito Ceausescu deflnl il compito dei (Tn1do110 da - lxr Spkgcl • n. 51 - N. A.). sindaca ti: « Agitazione per ramo– re della patria>. Chi lascia a desiderare in quanto a patriottismo, viene spedito nei campi di lavoro. Questa via stalinista non è più possibile per il paese col più nume– roso proletariato dell'Europa. Lo stato sovietico corteggia i suoi la– voratori. Già oggi in 600 aziende della industria leggera si verifica una partecipazione degli operai a– gli utili aziendali. La partecipazio– ne agli utili adesso la si vuole tra– sferire anche nei settori dell'indu– stria pesante. In novembre. il pri– mo ministro Kossygin dovette ac– correre in Ucraina per calmare gli animi. Gli operai erano diventati impazienti. In Donezk (già Stali– no) e Kriwai Rag egli si precipitò di miniera in miniera e di stabili– mento siderurgico in stabilimento siderurgico per calmare gli operai. I proletari tacevano. Frattanto mi– nacciano con una vecchia parola socialista: con lo sciopero. « Io non credo alla reazione; ma, badiamo, le reazioni non si presentar.o con la 1oro faccia; e, quando la prima volta la rea- 1.ione ci viene a far visita, non dice: Io sono la Reazione. Con• suhatr- un pò tutte le storie; tutte le reazioni sono venute con questo linguaggio: che è necessaria la vera libertà, che bisogna ricostituire l'ordine morale, che bisogna difendere la monar– chia dalle minoranze. Sono questi i luoghi comuni (ormai la storia la sappiamo tutti), coi quali si affaccia ]a reazione>>, tFrancesco De Sanctls, discorso alla Camera del IO dicembre 1878) 202

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