Volontà - anno XX - n.3 - marzo 1967

loro degli ordini. Accenna con l"in<lice ai hos('hclli che, nel fondo della cor– te, fanno come una specie di grande sipario verde. SaprO. fra poco, quale spaventevole spettacolo naseonda questo infome sipario. Colpi di fuoco d'un plotone vengono dalla destra. Ho la fugace sensa– zione che siano stati tirali non lrOJ>po lontano da me: probabilmente nei boschetti che stanno passando davanti alle mie pUJ)ille .. Mi volto. Ma, bru– scamente, mi sento spingere per la spalla da una mano solida e pesante, certamente la stessa che mi ha afferrato poco fa nella strada. - Andiamo. andiamo! Non c'è tem1•0 da 1>enlerc ... Siamo spinti tu11 1 e due in una piccola sala oscura, dove sento, confu– s:unente, che stanno accadendo cose misteriorc e cnuleli. Non ho bisogno di aprire gli occhi per molto tempo. perché is1anta11eamente mi si presenti, per non più ahbandotwrmi, una visione di orrore e di sangue. Ah! eccola dunque. la corle marziale, della quale. sin dall'inizio della disfatta, non si 1>ronu11cia il suo nome che <'OI pi1'1grnnde spavento. Non sono che ncll"t1111icamcra, <' giù è il mattaloio. con pac-chelli apcrli sparsi confusamente sul suolo. dai c1uali escono vestiti, armi, carte di ogni specie .. Sono in pir-cli. aspettando non so che cosa. L'uomo col bracciale ci ha lasciati. Non mi ha domandato niente. e non ha domandalo niente nemmeno al mio amico. Pcrchè dunque ci ha messo la mano al colleuo'? Certo non eravamo stati dcm1nciati prima. Non ci con~sceva: 11{· l'uno nC' raltro. È un errore sicuro, e non appena gli a– vremo dato i nostri nomi ~ dei nomi falsi naturalmente - ci rimetterà in liUcrtà .. Vedo che sia ritornando. Si clirigc verso di noi. È solo. Un altro. anche lui col bracciale tricolore, lo raggiunge. Entrano. 1< J\la, dico fra mc, osservandoli, non hanno poi l"aria cosi ,·attiva co– me si penserebbe! )). L'altro, biondo, lrn la faccia pili dura, e con i suoi baffi, dii l'impressione d'un gendarme in borghese. A ques;to gendarme forse, non rivolgero' Ja parola .. Ma. alraltro? .. Se tentassi'? Viene pro1>rio verso di mc. Ed è lui che comincia suUito a parlare: - Che cos"è che avete al braccio'? - .E· il bracciai(' <lc-lla Conven.1.i,011de Ceni,ve .. - Che cos'è questa Convention de Genève? Non la <'Onosco affatto. E 11011 so prnprio che cosa possa essere codesto hnlC'ciale. Per lui, naturalmenle, non c·l· altro br.ac {'ialr che quello che porta cosi fieramente alla manica della sua prefettizia nera: una prefettizia ampia, nuova di zecca. che gli d:iva l'aria ricca e pacifica d"un compagn.011 du de– voir (6). Del resto, questa parola Cenève, ho avuto l"impr<'~sione <'he !'ab- (6) A~sociaiione dei carpentieri all"cpoca del compagnonage. 177

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