Volontà - anno XX - n.2 - febbraio 1967

Rl:Cl1l\lSIOI\II CAlllLl,O Ut:HNEIU Jlu!lkolini: ,,sic·olo1:i11 di un dittatore (Edi1,. A,ionc Cornunc, Milano, 1%6, paa.1,. 1113,L. !!00) I ~i.mdi uomini parlnno anthc e !>Oprat– tuto dopo morti: t.ilrnlta, pl!rfino, h,mno qur1ko-,a di nuo,o da dire. E' il ca!>o di CarniIlo Bei nei i, l'anarchico a!,sa-,-.inato da comunii,1i-bol3cc,ici a Barcellona, du· rantc ~li cpi',(}(li ri,olu,ionati del 1937. Str..ll)p,110 ,1 quc!>lO mondo krocc a soli quar..mt':;mni, il Bcrnci-i s'c trO\òllO come un r1\bcro ri~o11liosarncntc ca1 it·o di J rut• ti abbattuto d;1 una tcmp:::,ta. A qualcu– no, for!tC a molti, il :.acnlicio di una gio• ,anc \ita ,ot,Ha ad un ideai..: di bene, puo \cn itc. Altri, J)(Xhi imao, ne rav colgono il patl'imonìo d'c-.rc1 !cr ,a (-.cn,a <:hc cio -.ianifilhi fidci,;ti<:a acu.:11:uionc) c 1 c,flrono ai \Ì\i. Non e lor-.e il piu 110. bill· do,crc ddl'uomo \cr.-.<>il '"UO11imilc: f.trc llw la \OCc di chi è cadu10 per qucl– i'idcalc <:onlinui a p:wlarc? L'Editrice •A· ,ione Comune .. e lo studioso Pier C1rlo Ma•;ini han l;\tto di piu: hanno portato :1llu luce uno \Lril\o inedito, che ci offn: 11011 solta1110 nncorn unn 1ipro\a della po. 122 Jicdrica e geniale per.-.onolità e intclligrn La del Berneri, nrn onchc un contribu10 di (O\\iamentc) ind111cutibilc \alare, nd u. na questione oggi e sempre auuale: quel• Ja dei profittatori del potere e della sug• 1;c'1ionab1li1à delle ma5sc. Mus<;olini da ben due dc..:cnni è andato nel moudo di chi non torna, travollo dal crollare delle ~uc stcsse impalcature, ma l'umanità ancora non lrn pcrdula quel– l'anima primitin, e jnfonlilc che la fa pro– strare umile, dc,·ota, senile da,anti agli impostori della politica. Ne le fucine del– In cullur.1, dell'idt:ologia, inwmma dello studio e della teoria. hanno smesso di fornire uomini di clc,·ato pensiero, i qua– li • ragionano e fanno piani • ancora in termini e in fumionc di un preconina10 polere dittatoriale. Pur1roppo, non si è voluto ancora comprendere che tutte le dittature hanno un comune male congeni– to: quello di essere delle ... diltatun:, cioè oligarchie necessariamente mafiose sor– relte d:'llb paura e dall'omertà, nelle qua– li '-Olo la forta. in ogni caw, può influen. nre (a,·cndo quaJcosa da bara11arc), non chi non pos'iicde nulla ollrc alla Jiberla di obbedire: una dillatur-.t di Franco. ma– dre e- creatura del clero e della borghesia, è ben compren,;,ibilc, ma una dittatura man:ista • proletaria • è un assurdo po. litico e psicolo~ico. L'csaspcrnionc può farci pensare ad un.i diltatura come ad una soluzione ad hoc contro la predone– ria dilngantc, ma è un panlo:;i:ismo che conduce a conS<!gucnzc fone,tc, la YOlull~ del dominio è una droga so11ìle che impegna 1utte k preoccupa- 7ioni di chi non \ i rc\i\le. Molti fallisco– no, alcuni restano al rnnao di minuscoli personaggi (!alpe da corridoi). Pochi ec– cellono. E in quc,.ti le ma'l-.c dei falliti (fo!liti nelle mire di dominio) cercnno una cor:1pcns,1Lionc p11ichica. Ecco i h·rmini •la-

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