Volontà - anno XX - n.2 - febbraio 1967

DOLCI E LA "MAFIA,, Un atteggiamento coraggioso Danilo Dolci e Franco J\bsi3, imputati di diff.1rnazionc nei c-::,nfrcnti dcll'on. Ber– nardo Mauarella. Calos.:.,ro Volpe cd nitri, hannc. Jirctto al Pr.::sidcntc della 1V Scziont del lribunolc di Roma. Carlo Adriano Te~ti, la lc:tera chç ~eguc E' un documento di fiera protcs1a, dcn:.110 t•vidcnt,,:n:cnle dalla sfiducia nella ~ giustizia •. Si.imo vicini ai cor.ii ;:giosi ~ imputati., per la lotta chr st:rnno conducendo con– tro la •mafia• siciliana l"d csprirniaml loro il S..!nso della no-.lrn ;,0l1d~nctii. P,u-tinico gennaio, 1967 Signor Presidet11e, Sig11ori Giudici, co111.2 ho avHto modo di dirvi, 11011 ebbi 111(li alcwta ragione di avversione pi:;,• sonate nei confronti di Bernardo Mallare/la, Ctilogero Vofve, e delle altre persone che si sono querelate; svolgo da molti armi con 1m grnppo di esperti 1111 lavoro per lo svih1pJJo socioeconomico in Sicilia e per q11esta ragione, accogliendone l'invito, ho co11seg1wto alla Co111111issio11e Ptirlanumtare Antimafia i ris11/lati delle nostre in– d(Jgini; la divulgazione Mtraverso confercuza ~twnpa della parte più pubblica dei dati raccolli (la parie meno eslesa e meno grnve), ripeto, serviva appunto al -fine di facilirare e accelerare gli interventi risolutivi, " rendere più esattllme';tte noti alla opinione pubblica i modi dell'inseri111e1110della mllfia nella politica siciliana: i modi con i quali riusciva a potenziare la s11a chiusa violenza. E' ovvio che fa nwfia non potrà esseri' debellata senza 1111apiena, generale~ p11bblica denuncia di tutti i suoi aspetti e legami, elle vossa delermùwrnc la paralisi, l'imvortanw, la fine. Iniziatosi il Processo, rite11c1 1 O si /05:;ero verificati due m1ov1 evellti sotto certi aspe1ti di i111vortam.asrorica: 1m Tribunale veniva investito dell'indagine piÌI rilevan– te e produttiva nella lolla contro la mafia, quelle a11pw11OSili rapporti tra mafia e politica; i tesrimoni, soHraendosi al tradizionale timore della vendetta mafiosa, ri– ferivano i11 pubblica l'dienza rn falli elle fino a quel 111nme11toerano stati per lo pitì s11ss11rra1in gruppetti di perso,ie intime tra loro. Durante lo ,wolg111iento del Proceç~o appar,va peralrro evidente la necessità di completare l'indagine su alcune circostanze già ris11ltate o da illdagare, su circostan– ze nuove i11dica1eman mano dai testi che deponevano; e di sentire, a tal fì11e,ml/O· revoli testimoni elle erano Il direua conoscenza dei fondamenia/i fatti di causa. Fu per q11esto elle, nell'udienza del 23 novembre scorso. la mia difesa, valendosi della facoltà concessa dal Tribunale con l'ordinanza del 24 maggio, presentò 1111'ulteriore itulicaz.ione di JJrove. Ma il Tribunale, con la sua decisione del 9 dicembre scorso, rifiutando di ac– ceuare copia degli alrri docwnenti che avevo consegnaro alla Commissione Parla– mentare Antimafia sulla materia ((J(J riguardanti Mattarella e 35 Volpe), e rifiutando di ascolt,ire wi solo testimone ancora su una materia wnto grave e aperta, contro le 68

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