Volontà - anno XX - n.2 - febbraio 1967

1.ialc a 1..uiabbiamo .lCcennato, che ~i conu cti;,za nell'assunto che l'evoluzi0- nc c il benessere dcll'um<mità dipen– dano al massimo grado dall'increrncn. to econ0mico, che finisce !'.>Cmpreper aumentare gli egoismi individuali. Non va perlanlo perduto di vista che lo uomo non è soltan1O un essere che n,angia, bC\"c e soddisfo. i propri bi-so– gni materiali, ma dovr>;!bb.::essere 5-o– p1.111 uttc: un missionario. E' questa la tl'Orcsi della philosophla p~rli!nnis, pre– dicata da Emanuele Kant e volgariz– zat:i, sia pure con parok forti per un pulihlico alieno da studi filosofici, da Proudhon, da Bakunin, da Cafiero, da Krnpotkin e da altri. scn,a dimenticare Giuseppe Mazzini. In un !-aggio sul cc,ari..,mo, indiri1.– zalo nd 1865 ai giovani dell'università di Palermo e ripor1ato !-ull'Unltà Jta· liana dd 17 maggio 1865, il Mazzini snh•e l,ra l'altro quanto !'.>Cgue: « Un solo c.rilerio di certe11a esiste per noi: la Mor~le (ma - aggiungiamo noi - in ~cn'i<' uniYCr<;ale,come la concepiv·1 Kant, non la « moralctt.1 • degli ipo– criti, che chiamano morale Jo sfrutta– mento del popolo). Unico fondamento ai giudizi delle azioni è la distinzione fr,l l'altruismo e l'egoismo». Ma l'altrui- Corrispondenzada Palermo ~Olù e l'egoismo implicano la b\iona di_ ~posizione e l'educazione del singolo impartita dal ~ingoio stesso merci.· lo .:i:more. Si fa presto a dire che la stori:1 no11 ~i ripete, contrariamente a qu:-in– to si affermava non molto fa. E' so– pra11u11O comoda una tale asser1.ioni:, ma st dimentica troppo facilmente che la rretcsa comodità è anche, sotto non pochi a~pelli, allc;;1t,1alla pigrizia, all'assenza cli sacrificio, menlre per il com,cguimento d'un vero progresso il sacrificio ha valore massimo. Si..'bbcne al materialismo storico e dialellico non sfugga la nozione che non ,;;j de,·e far giuocare il tempo e lo i.p;uic a seconda dei dcsideJJla di alcuni interessali, tutlavia ad essi è alic11~1 la considerazione che detto ma– tc:rblh,mo ini;,ialc, pratko, che si par– te ci.ili.:\pluralità e non rlall'individua– lit;\ pu0 diventare un'arma oltremocl:> tx-ricolosa se messa in mano a perso– n.! ~provviste di possibilità critichc e voi te a far Irionfare le idee e gli in– h:ress: d'un determinato numero d'in– dil'ic!ui a svanraggio di altri. Perchè I.i sloria deve davvero continuare :-id e~:-c,·e per noi priva d'insegnamento? REMO FEDI CULTURAE UMANESlMO Un mm,•o Centro di Cuf!tira è stato i• tu dal prof. Lucio ùm1bardo Radice, ,·e· 11c.11r,11rnto a Palermo lt1 sera del 14 ge11• mito per lo sr.;opo. UI. dotta co11fere11:a, 11aio scorso. Quafc11110, fegi,:,mdo l'am11111• i11vcce, non ha avlflo aierino sviluppo e cio 11·,,111bet1antcdell'Ora, f)IIÒ avere spe. ,leve m•ere fasciata i11alc1111ila sensm,ioJJe ra/0 in 11n ampio dibattilo .wl tema del- di 1111 aborto pili che d'11na nascita. For- l'apt'rl11ra: « La c11lt11rae le c11lt11re • svol- se la folla, tropva per l'angusta safett,1 119

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