Volontà - anno XX - n.2 - febbraio 1967

(5) invilante il popolo alle armi. Sono abbns1anza vicino al grnppo per riconoscerlo. Vorrei avnnzarmi ancora un p6 per sentire qu<'llo che dicono. Ma indielreggio pieno d'orrore. Sull'angolo della slra<la che mi si scopre davanti, una mezza dozzina di cadaveri. di cui uno, ripiegalo su se slesso, mostra la tesla orribilmente <q>eria, sant1>1.1ina111e vuota. Orribile e indimenticabile visione! Sugli scalini del Panlhéon elci soldati. Sulla piazza, ancora ~oidati. In mezzo ad essi un nrnrinaio uda e cnnla, brandendo 11011 so che cosa nel suo braccio alzato. Mi pare si.1 il busto str:q1pato <li una donna .. Dnlla slr:ulictiola che lìanthcg:gia la biblioteca Saintc.Genevièvc, sbuca un dista<..-cr1111cnto di Ca111accini. Una cinquantina cli prigionieri 1-0110 in mez– zo ad essi. Delle donne li seguono. Nella ,·ia Saint-Jacques, il cad:.n'f'rc d'un vecchio con la harlrn hianca, ancora rivestito della sua blusa di fodcr~110, è appoggialo alla mostra della bottega di liquorista co11osciut:1 sotto il nome dell'(( Acadérnie )). t li da jeri o da {Juesla 11011c. Le suf" gambe inlirizzite sono rosse cli sanµ;ue. Ridiscendo verso il boulcvanl. Tutto (· imbandierato. Giù a quest'ora mattutina - sono solo le sette - i calli· sono ripieni di consumatori, mili– iari e civili, che pnrhino a voc{- alla con i ,,isi in fiamme. La strada è piena di soldati lii ogni arma. La via des Ecoles, davanti al grande tcn·eno inl'ollo su <.·ui presentemente si eleva la nuova Sorbonnc, è ripiena di gente. Ho sapulo pili tardi clw vi ~i fucilava. Incontro un furgone the marcia al passo. La porta di dietro è aperta. È pieno di cadaveri. Sull'angolo della via lla6ne dell'Ecole-cle-Méclicine. le due barricate che difendevano l'entrata del boulevard Saint-Michcl sono sventrale. Nel fondo del fossalo 1'· caduta una mitragliatrice sopra un ca– vallo bianco (c1·i10, cli cui si vede la gro1,pn tutta piena di sangue . .E sotto a c1uesta rovina c'è il cad11vere d'un federato <li forte corporatura. la fac– cia schiacciata sollo la ruota del fusto. li calfé Soufflot è dcv:1slttlo. ]eri, durante l'allaeco della via <les Ecoles, gli assalitori vi hanno spinto dentro un cannone. -Per poterlo puntare sulla lrnrricata che ehiudcva la via Saint-Jacqucs, han dovuto frantumare le ve– trine. li cannone è ancora li sul posto, in mezzo .:ti tavolini accatastati e ai muri rolli. I marciapiedi sono riroperti di foglie e di rami spezzati dai proiettili. DapperttuLto sanbr\1e in larghe pozzanghere, unirormi ahbanclonate, muc– chi di armi rotte. Sulla piazza Saint-J\lichcl, nei pressi della fontana. la barricata che ieri impediva l'entrata sulla piazza, ern difesa dal 248°. Nel fondo del fo,;. sato, stesi, la faccia insanguinata e piena di fango una decina di cadaveri. (S) Una kl.cHe più belle figure della Commune. Delegato alla guerra, non potendo soprnvvi– \'erc alla disfatta, montò spont:meamente sulla barricata della piazza Chateau-d'Eau, dopo essersi \'cstito della sua prefettizia, e si fece uccidere. 116

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