Volontà - anno XX - n.2 - febbraio 1967

STORIE BIBLICHE Il tre voltebuonPatriarcaGiobbe • Morii, ,·ol si<'le I gludkl: Il dellnquenle è dio! ,. fl~r111l!mrdl . Ludfero C. XIV) N ELLA BI BBlA, dopo i libri cosiddetti :.lcrici (?). vi sono quelli chi..imati •sapienziali•. Il vocabolo non ha bisogno di chiarimenti. Il primo di deui libri è armunto la storia del paziente e rcligio• si!'òsimo Giobbe. Non v'è alcuna indica1.ionc dell'epoca in cui sarebbe avvenuto il fatto - qualo– ra fos:.e avvenuto - e nemmeno è pos– sibile localizznrc il paese, è ovvio che non t: neces,;;ario kggcrlo di seguito agli altri libri dcll:1 Bibbia, o nel posto O\'C è collocat'l dalla consuetudine. Non ha al– cun legame con il resto della narrazione biblica, quindi può leggersi prima, o poi e anche isolato. E' tenuto in ,1llissima considerazione sia dai cattolici che dai protcstanli, pur Jubitando entrambi del• la sua «canonicità•. Probabilmente è di derivazione caldeo– habilonesc e forse di origine più antica wc-orn. Si sono trovale le tracce nella decifrazione della serittur.i sumerica; quasi certo che dobbiamo a questa ,•e• tusta e antichissima civiltà, questo poc• ma composto, forse nel 1700 a. C. Un frammento di cui daremo un saggio alla fine di questo scriuo, rivelerà la somj. glianza con la conosciuta vicenda del biblico Giobbe. Un uomo probo, eadu10 in miseria, colpito da malattia, abbando– nato da tutti si rivolge agli dei, sapendo.– si inocccnte d'ogni azione malvagia, pur essendo convinto che .... «ancora mai una madre partol'l un figlio mondo da pecca- 106 tO•. Indirettamente quindi, la nostra re• li&ione giudaico-cristiana, è debitrice an· che ai 'Sumeri' del d,:>gma del peccato originale. E snrebbe ancora la giustifica- 1.ionc del MALE sulla terra. Trasmessoci dagli Ebrei, che l'avev2tno fo110 proprio al tempo della ca11h•ità B.ibiloricsc, nei moderni l'abbiamo ricc• vuto e malgrado le faticose e incerte traduzioni ndlc lingue oggi parlate, non possiamo rammaricarcene, almeno come ,·alore di arte. Poesia lirica e ricchcua di colorite immagini orientali, vivace pittura dell'uomo subente la malvagità del m0ndo, della natura e dell'uomo - «bcllum omnium contra omnia• - rendo• no l'oJ)Crn prege,·ole per i suoi aspe11i u– ri.ini e anche sociali, Poichè per quanto O· rcra di mera fantasia, dcscri,ione di un n endo mitico-immaginario, l'uomo è quel· lo di oggi, con i suoi mali, con l'ansiosa curiosità, innapp<1gata, di conoscere il pu-(ht': ~iamo noi insomma! In partC' è 1n forma narrativa, e in par– te dialogato; forse un lontano archetipo di rapprcscnta1ione drammatica. S'impo– se all'ammìr;nione di grandi menti, in 1;enere pes,;imisti per natura, o matura· ?ione di JXrsonalità e pensiero: Leopardi, ma prima ancora a\'eva colpito il genio di Go:thc. Il bardo germanico lo prende ,, n1<1dello,almeno all'inizio, cld suo capo- 1.: ,ore, ..raust•. Nel prologo al :.uo poema tragico. trasporta la scena dai tempi remoti, o mc~lio senw tempo, al tempo e all'uomo rinascimentale, S\'itu.:ol<1ntesi dal bnsso medio evo. Affronia, come l'ignoto autore del libro biblico, ]'eternamente in-

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