Volontà - anno XX - n.2 - febbraio 1967

Conclusione. Proprio perchè e la criminalità non è che l'effetto di un conflitto che oppone l'uomo al suoi simill organizzati in società• (19) e che la solitudine delle terre sarde i– gnora cos'è la società, nel senso civile e moderno della parola, il Nuorese - ed ancor più quella Barbagla che Piovene (20) defini– sce una e repubblica di pastori• - è il centro del banditismo sardo. Un banditismo nettamente di– verso da quello siculo-calabrese, gerarchico e organizzato, poichè resta, da secoli, primitivo, legato com'è ai problemi economico-so– ciali di una pastorizia brada con– dotta da pastori analfabeti che abbandonano le misere capanne - e soS pinnetos • - e scendono al villaggio solo per cambiar ve– stiti e per andare a bere. Un bandlt..ismo che i cannoni marxisti della lotta di classe non arrivano a spiegare con sufficien– te chiarezza, anche se, in definiti– va, 11 conflitto che oppone Il pa– store (lavoratore e padrone nello stesso tempo) ai proprietari delle terre a pascolo (ed al monopoli ca– seari) - rari, come si è visto, so– no t pastori che posseggono con– temporaneamente gregge e pasco– lo - riconduce la questione sul piano dei ricchi (usurpatori terl e speculatori oggi) e dei poveri. Solo I proprietari di greggi Im– portanti sono in grado di soppor– tare i fitti elevati e spesso esorbi– tanti dei pascoli. Chi non puO pa- (19) Porot. pa1. 139. (Zfl) Pi<Y''lt.M, pag. ill. gare (praticamente tutti I piccoli pastori), ruba in un modo o nello altro, per cui non è esagerato dire che l'abigeato e il pascolo abusivo sono le matrici della criminalità sarda, anche se oggi, con il perfe– zionamento del controllo numeri– co e della marchiatura comunale del bestiame, la delinquenza tipi– ca si sposta sempre più verso le rapine ed i sequestri di persona. Non è un caso dunque se la re– crudescenza periodica del bandi– tismo coincide in Sardegna con la siccità che rende drammatico il già grave problema dell'erbaggio. A che prO dunque le pratiche borboniche della giustizia penale ita1iana (come l'aggravamento del– le pene), le folgoranti azioni di polizia ed il confino? Anche la riforma delle e com– pagnie barraccellari > - incarica– te dietro pagamento, della vigt– Ia~za dei beni agro-pastorali con• tro i furti, i danneggiamenti e gli incendi, e diventate ormai stru– mento di potere locale - non può essere fondamentale e potrà servi– re anzi come diversivo per riman– dare ancora più in là nel tempo lo inizio della soluzione del veri pro– blemi che assillano l'Isola. L'era nuova deve venire dal bas– so e verrà se - alla rivolta che st esprime nel banditismo (torma e– strema di quell'arrangiarsi indivi– duale cosi frequente, che spinge, dal furto alla vendetta, sempre il povero contro il povero: chi non ricorda la straziante scena finale del film e Banditi a Orgosolo• del Di Seta?), sterile in fondo perchè contribuisce al mantenimento di 03

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