Volontà - anno XX - n.1 - gennaio 1967
cduc<llori pi..!rintim:1 vocatione, senza alcuna preoccupazione del r;uadagno, del ri~ultato, di ambizioni personali, - i quali stabilissero anzituttu r~,pl)Orti affetti· vi con gli altn allievi, necessari per incoraggiare io spirito di ricerca, e quello • sconiento • cki giovani, che e apertura verso la libertà, in cla"'si poco numero– se. ahrimc111i si renJc necc•;.;aria quella • rcpr~ssìone a cui eufomisti,~amcntc si dr\ il nome di dbciplina •. Necessaria anche la concordia tra i vari insegnanti, la collabora1ione dcgli studenti. d1c possono pure realizzare una forma di :.u• togO\erno, a11raverso i consigli studc:nleschi. Contrariamente a quanto accade nel nm,tro mondo, non si devono richiedere agli insegnanti titoli, esami, concor. si, giacche la mancaza cli titoli accademici favorisce il desiderio di sperimen· tare. di fore dell'insegnamento un'opera creativa. Debbono anche esser escluse le • clas~ihcazioni », - che inseriscono il bambino in una categoria anzichè in un'altra, accentuando il separatismo, - con le quali si baloccano i , ostri • csp.::r. li». Dai quali •esperti• e dai loro ritrovati, egli mette in guardia gli educatori ... quasi fo,;,,~ca conoscen1.a del no,;;tro mondo, nel quale si moltiplicano <,gni giorno gli « c,perti », che ... non .si cur::mo altro chè dei loro intcres~i. Sebbene ci delinei una scuola ideale. tullavia Krisnhamurti non è privo del senso della realtà. A proposito del bambino piccolo afferma che va protetto da ogni pencolo e accudito in modo che acquisti fiducia; si rende anc!1...:conto rhe « la cono:i.c..:nza tecnica è necessaria e la seienni deve avere un "'~10posto»; e orcvicne k critiche che posson-:> venirgli mosse: « qualcuno potrà c1ire che qu..:– sto pieno ,')viluppo dell'individuo porlcn:bbe al caos; ma è poi vero? C'è g-ia tan· la confu,;;ione nel mondo, ed è sorta pcrchè l'individuo non è stato cciucato a com• prendere M.' stesso. Pur gratificato di qualch.__•super-fìciale libertà, all'individuo è <;lato insegnalo a conformani, ad accettare i valori esistenli • (pag. 19). aturalmen1e gli ammonimenli di Krh.hnamurli sono rivol1i anchr.: ai geni– rori. Ma, mcnlre i nostri libri di pedagogia, o;c mucvono qualch..: :,9plmto ai ge· nitori, usano ,;;empre il massimo riguardo, sono r,kni d'indulge1ua per il campo':". lamento degli adulli, rivelano chiaramente di essere scritti da ... genitori, Kri– ~nhamuni osserva invece con risoluta chiarezza .:hc i genitori sono ;nolto spesso nssorti nei loro problemi, nelle loro occupa1ioni, nei loro diverlimi.:nii per trova· re tempo e voglia cli dedicarsi all'educazione dei loro bambini, che implica pa· zienfl· o~:-.crva1ionc, interesse, affello. • Nell'altcggiamcnto di chi t,mi dav\'ero un fonciullo i.: f.,!ià implicit.1 una retta educazione. Ma gran parte di noi non ama i .suoi propn bambini» (pag. 22). Quando la nos1ra p5'icologia vuole ?ccennare a que:i.to pur cddcntc disamore .Id gcnilori. lo fa con le do\'ute cautele: « molti genitori no11 ,oglionc bene (for.;e inconsciamente) ai loro figli (A. Schnelders - L'armonia Interiore dell'anima e la salute mentale - Torino, 1958- pag. 159); gli p~icanalisti parlano di amore-odio; altri ammettono affelti superficiali. Krisnha· murli imr.:1.:1.:, con quella acutczz;-i psicologica tutta orientale, che non I a bisogno né di 1e,t<, né di analisti, ma che stava nel profondo fino a sfiorare la crudeltà. zoffcrma con decisione: • contrariamente a quanto generalmcnt~ :-.i crede gr,111 p;irh.' cki g1,:;nitorinon ha vero amo1e per i figli, ~ebbene non risparmi parole al riguardo» (pag. 89). Alfc1mazionc che propone lo scabroso problema: « si chic. 25
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