Volontà - anno XX - n.1 - gennaio 1967

La "strano,, dialogo coi cattolici I L dialogo è un rapporto tra persone e gruppi che accettano di fare un confronto critico delle rispettive convin– zioni e posizioni. Esso è ::-empre avve– nuto e sarà sempre possibile tra gente lc:;1lc. Non ò tale il dialog•J che alcuni sedicenti marxisti offrono insistcnta· mente alla Chiesa Cattolica. La giusti– lica;,ionc che questi adducono è l'ap·· plicazione di un saggio -,toridsmo, se· condo il quale si dà il bandv alle ideo. logie e la priorità ai fatti. La formula è plausibile (ed io l'accetto), ma nelk mani dei « compagni del dialogo» si è lra:.formata in un:1 ideologia essa stes. sa, .:rnzi in un'ideologia .deca e ambi– gua che non penso sia appartenuta a Marx nè. nel caso pilt sp2cifico, a Gramsci. Lo :stoicismo, derivato del relativi– smo, è un criterio di difficile applica– zione: infatti, si corre il rischio di per– der5i nelle fluide conting~nze della cro– naca e di cadere in un empirismo acri. tico, in cui l'unic:i. cosa che conta è l'apparenza, in un empirismo, insom– ma, che si confonde col superficialismo, con l'opportunismo e col q1rnlunqui– smo. Quello dei ministri fascist! atei ma fovorevoli alla scuola confessiona– le in ossequio allo storicismo di Gen· tilc, t! un esempio non certo inoppor– tuno. « La Chies.:i. di oggi - dicono press~1ppoco i « frati dialoganti» (da non confondere con i frati zoccolanti) di certo comunismo - non è quella di cento o di cinquant'anni fa. Essa è cambiata in meglio e, del resto, la so– cidà socialista non potremmo realiz· 2:1.rla solo noi socialisti». E insistono su un altrettanto paradossale rispetto alla l~bertà di culto, come se la Chie- sa soffrisse:, guarda un po'!, proprio di mancanza di libertà religiosa! Tali ::>r· gomenti sono così poco storicistici e talvolta così puerili che non si può fc11:; a meno di dividere i fautori del ci:atogo almeno in due categorie: qu.:.+ la dei «mestieranti» (talora volponi, tal'altra sciocchi) che riducono la po– litiC.\ all'arte di conquistare il potere e di preparare le prc1m;:ssc.. Quella de– gli N utili idioti» (spesso ingenui) che sono com·inti di ciò che fanno. TI dialogo ideologico, St'nza riserve di so1ta, polemico quan,Jo è necessa– rio è il dialogo di cui •n:.rnca la ci– vilt~\ moderna: l'ho post0, accettato e incoraggiato sempre. Sulla rivista (Pr.:!. visioni) da me diretta ho ospitati atei e credenti, amici e critici spietati. Ta– le dialogo «umano» gli uomini della Chiesa lo evitano artatamcnte, pcrchè lo temono. Quello dei comunisti è di rmtura politica e certamente ... antiso– cialista. Intanto, se quegli Rrgomenti fossero « storicisticamente » validi, t\o. vrebbero valere anche nei riguardi <li tulle le Chiese, cli tutti i p.1r1iti e di tutti i movimenti. E invece no! Per CSl~mpio, nei riguardi <lei fascismo. Il MSI di oggi, infatti, non è li PNF di venl'anni r a e non sogna certo una rie· <li7ione dell'avventura mus:::oliniana. Anzi, tra programm.:tzion::! e corporati– v!~mo :-cimmiotta il regime collcttivi– sta·burocrntico (capitalbteggi<inte) del l'URSS. Perchè il fascismo va escluso dal ,(dialogo storicistico?,, E' forse la pnl:tica della Chiesa piì.1seria di quel– la del fascismo? Secondo me, decisa– mente no. Tuttavia, la quc'idone della serietà può restare fuori :ema, poichè la differenza è d'ordine sostanziale e 13

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