Volontà - anno XX - n.1 - gennaio 1967

Intervista a un emigrato Le bestie nere del Sud Africa M l TROVO nel mese di sctlembrc o Paknno per ragtoni d'ufficio, sono commi~sariO d'esami all'abilitazione magistrale. Soltanto commissario c"es~mi, non cli polizia per fa1·c qualcosa all'.-rntorità che preme al fine di farci l.irg!i:ggic.lrc coi candidati. Zinno, intanto, sogna, Dc.mma è sveglio, Riggio è sereno, olimpico, ha tutto spiegato. Finito il lavoro giornaliero, mi reco a far visita ai luoghi turistici della <'ittJ: cav:'\lli a non finir~ ç graveolenti, chiese ,·ecchie e cadenti, che pure non fini~cono mai. Vis10 che non c'è niente cb fare con la puzza degli animali e con l'incenso delle chiese, mi dirigo vcrrn il porto. Vedo una !lave arenata, un''lltra che pulisce il fondo n1a1·ino, pure SJ:•Orco;genie che va e gente che vie· ne. SoltRnto uno slrani.:!ro aspetta. Mi avvicino e iniziamo assieme una con– versazione a perdita di tempo. Invece no, si !ratla di un italiano emigrato nel Sud-Africa, straniero sol– tan!o nell'abito: un commesso viaggiatore, Turiddu di $ant3 Rosalia. Pro– fitto per Jom,mdargli qual è l'atteggiamento dei bianchi davanti ai negri.Tu– ridc!u si guarda attorno, anche da Santa Rosalia; t· istintivamente, per un certo i~tinto :mteriorc all'emigrazione sua e dei suoi .:intenati; indi comin,::.ia: - Con,c se i negri non ci fossero. - - Mi sembra un po' troppo, r.nzi troppo poco. - - Volevo dire che non si fa caso alla loro presenza, ci siamo .::bituati a loro, è l'abiludinc di vederli sempre che r,on cc li fa vedere. Voi li ,·edete 1-'à pcn:hè non abituato. - E quando li dovete vedere per for.ta, per una ragione qualsiasi, per la· voro o per altro rapporto? - im,isto io. - Nel Sud-Africa sono senz'altro considerati di razza inferiore. - Da tutti? ... - Da tutti no, no'1 tutti i bianchi la pensiamc così, le bestie nere sono gli Afric;:rncr, i discendenti dei vecchi boeri. - Razzis~i per la pelle?!. .. - Mizzcca ! Oualcosa mi sfugge del suo lungo discorso, si mette a parlare dei vecchi boeri, di quello che fac..:vano, della loro sturia, e ricordo soltanto di un co– mizio fatto da Tam Kruger, il quale lo avrebbe incominciato, all'incirca, con queste parole: « Cittadini, amici, ladri, assassini, nuovi venuti e altri». Nel Sud. Africa, non a Palermo o ad Agrigento o in altra città di templi. Vero, Turiddu? vero, Sanb Rosalia? Che te ne importa, fai i fatti tuoi e basta. Almeno gli altri santi stanno rilli in piedi; tu, sdraiara come sci. puoi solamen~c accctt::lrC e mai dare (I). O) « Ormai tutta l'Italia è t:n'immt"nsa 1cla di r.igno, un'omertà sen1.:1 fine. La dcmocraziri IO

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