Volontà - anno XIX- n.12 - dicembre 1966
org:rnil.7:.wionc - o, come ~i chiama, con 1· ..a11h·i1à go\'crna1iva» - il cui bilan– cio aumen1a senza posa. Tullo ciò limi1a singolarmente la nos1ra prima con– starnzione, il progresso è piut10~10 frenalo. Ma le osservazioni anche semplici ci dimostrano che la priori1à del po– tere sociale sul diri110 individuale è rcalmènt~ possibile e pili facilmen1e realiz– zabile sopratlutlo sul piano economico. L'organizzazione esterna la quale cer– ca di .1bbracciare il mondo attuale e di incatcmtrci nuovamente con nuovi mi– raggi, ~i pone soprattutto e quasi esclusivamente dc·i fini economici. D'altra parie, è precisamente nella complcs,;ità della vita sociale, nella sua organizza– zione, cd anche nella sua grandezza, che <;i trova la garanzin d'una maggioi-e li– berazione dell'individuo. In passato, la società perveniva ad assorbire l'indivi– duo pili integralmente gi.i.cchè esso le apparteneva internmcnte in tutti gli aspetti della sua esistenza. JI controllo della collettività era tomie cd inevitabile perché lo stesso benessere dell'individuo dipendeva completamente dalla col– lt-ttivi1à. Questa forza accentratrice attualmente non è più valid:i, ed il suo posto è, sempre più, preso dalla IC"nde111.a inversa, d.'.llla forza dccentratrice. La collet– tività contemporanea è t~lmentr estesa che non può prendere sotto la sua pro– tezione ciascun individuo. QucstO, da parte su.i, intrattiene relazioni svariatis– sime con la collettività e questi legami molteplici ma differenti gli consentono di evitare la protezione, e di sfuggire così all'asservimento esclusivo, caratteri– stico delle precedenti società. Lo sviluppo sociale ed economico, con le sue diffe– renziazioni, è pertanto" contemporaneamente lo sviluppo dell'individuo autono– mQ. Il progresso della vita sociale diventa il progresso di liberazione dell'indi– viduo. Infine, i bisogni e la molteplicità della personalità contemporanea rendono im– possibile la loro soddisfazione con mezzi esclusivi dell'individuo isolato La vi– ta sociale e collettiva soltanto può venire in aiuto, per esempio, con i musei, le biblioteche, i trasporti, le scuole i locali, etc. Il progresso della vita sociale e della vita individuale si compendiano così in una profonda in1erazione. 7 Nel cercare di valutan.! il ruolo ed il valore della vita sociale in genera– • le, dobbiamo anche considerare il prohlema degli uomini importanti, degli uomini di genio. Come può svilupparsi un'individualità così grande in un genio, in un eroe, in un uomo eccezionale? Il genio, per le sue caratteristiche, per l'originalità dei ~uoi scopi e dei suoi meai, per il suo evidente assalto nei confronti di ogni fatto •sociale», non è forse la più potente negazione di ogni società? Che cosa può legare ques10 indivièuo alla società la qual<c!gli riserva incomprensione e ~pesso repressioni che sfodano anche in tragedie? Come può essere legato a questa socie1à quando l'essenza della sua individualità, della sua volontà crea– trice è, in realtà, un rifiuto dei criteri psicologici e degli esempi educativi di questa &ocictà? Che cosa prediligono, ad esempio, genii come Socrate, come Galileo, come Tols1oi: la odoro» società, la cultura universale, o unicamente loro 712
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