Volontà - anno XIX- n.11 - novembre 1966

s~1 la 1cndrnrn ad estendersi all'infinito, ellra in conflitto con la propnctà (al– trui), e tt'nJe ad uccidersi. Ma St' la proprietà è un male, occorre dunqui.: eliminarla? Bakunin, Marx, e tutti i loro successori non :wr:mno dub– bi ir, proposito, per quanto distanti pos– <;an,) essere le loro idee. P. invece, co– rrn.: ho accennato, dive.ita incerto, non ha ancora in mcnle alcun progetto mol– to pn:ciso: dunqui.:: le sue ultime pagine ,1011 \Oglìono risolvere b questione, solo la 10ngono e in termini mollo precisi. Ad ogni modo la sua concezione della pos– scssion, per quanto nncora imprecisa, sa– rà ripresa in seguito, e si configurerà per gli anarchici come !'uso dei mezzi di pro– di1z.ione: dunque, il germe di P. ha messo radicl cJ ha dato i<u-ghc messi. Mii l'opera principale ormai è fatta: d'altronde P., che ha solo 31 anni, ha tulto il !<·mpo di rin!.!ltcre e maturare c;uclle idee che esporrà nel corso della sua virn. L'opera principale è fatta però non solo per quel che riguarda la severa critica cctinomica al sistema della pro– prietà privata: P. attacca anche tutto ciò che è c<,ronamento e conseguenza giuri– dica e poli!ica del sistema. Egli lotta per !'uguaglianza, egli vuole la libertà; la pro• prietà è il principale nemico da abbatte– re, ma ci sono altre forze non meno pe. ricolosc; ed !.!gli non esita perciò ad at– taccare lo Stato e la Chiesa (3). A questo proposito non dobbiamo di• IT't-ntkare che l'origine di P. lo portava (3) A lui. in campo economico e politico, si rifaranno quegli miarchici, per lo più individua– listi. partigiani della «passività•; questo an– che per il suo rifiuto (già netto in Qu'est-ce qoe ... ) della violenza rivouzionaria, e la prcfc– ~ema per l'attacco «economico• al sistema: banche di credito, etc. (\·c<li John Hanry Mackay, Gli ,marchicl, un romanio «ideologico,. del più noto ~cguac.._di Max Stirner). 670 ad esser,: l'espressione dello spirito del cc.ntadino•piccolo proprietario francese, altaccato alfa sua terra, ultimo lt:mbo di libertà conlro le mire di sopraffazion..: dello stato ccntralizzatorc(4); di quest.1. tcr.d!.!nza è fruito, ad esempio, la sua conc1..zion1' autorllaria della famiglia. P~rciò forse la sua avversione allo Stato può intendersi con una sfumatura parti– colare. Egli si proclama anarchico: dobbiamo allora p< •ns.in ;, che sb un altro parados– so? La ~loria, finora, non è stata allatto di questo parere. RENZO ZUCCHERINI ROBFUT GRAS!il:JIAN r~a Teolo,:ia morale di Sunto Alfonso Jlarla de' Llgnorl e i suoi 1•ericoli (Collana Anteo - pagg. 24 più XVI • L, 200 - Ragusa • Giugno 1966). Con la pubblicazione del fascicolo n. 23, la Collana Anteo ha dato un'ulteriore pro– va di fona e di validità. Potrà sembrare pretenzioso e gratuito parlare di forza, trattandosi di iniziative tirate con i denti, contro uno schieramento massiccio di geo. te timorata da Dio, pronta a chiudere la bocca a chiunque osi tentare di sovver– tire l'allegra omertà tra Stato e Chiesa. Ma non è forza la tenaccia, il coraggio della lealtà, la perseveranza nonostante tutto? Non è forza quella di un Davide che con una volgare fionda affronta ed uccide Golia? Ebbene sconsacrare sistematicamente ciò che ignoranza e presunzione hanno santificato durante millenni di dominio, (4) Quale fosse il suo concetto di popolo lo dice tra l':iltro i--lcm Day ir. • Vclontà • n. 8-9 del 1965.

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