Volontà - anno XIX- n.10 - ottobre 1966

bambini costretti a spartirsi 11cosidetto « pane del sapere» con i propri pro– fessori, in vere e proprie topaie o « catoi » ed in senso figurato, rappresentata dalla « insidia tesa contro qualcuno», il quai~ «qualcuno», in questo specifico caso, allri non è se non «colui» che dopo la beffa della scheda elettorale è cos1rc::o a sorbirsi lo scherno di « popolo scvrano » e, natu;·almcntc, come tale è chiamato anche a forne le spese: Pazient~ somaro portatore di legna per farsi p.:tzienlcmcnte ... lrnstonare ! E dimoslrarlo non è affatto difficile sol che non si perda di ,·ista che m questa nostra felice Repubblica (che Jddio la conservi eh podagra ~ cl'nrtritismo!), in cui « tutti hanno diritto di manifestare libera– mente il proprio pensiero con la parola, lo scritto, e ogni altro mezzo di diffu– sione, etc. etc-» (Art. 21 della Magna Charta), ma che tu"tto poi diventa« tabù» ogni infrazione viene consider.:?la grave clfesr. e quindi reato di vilipendio o di dilfamaz:one ~1llc democratiche istituzioni. sostanzialmente ispirata ali'« etica~– deJla « Teologin Morale» del Santo Douorc San l'Alfonso Maria De' Liguori in virtù ddla quale, nel migliore dei cas.i. al malcapilato contrav,•cntore non avvenga d'css~n: caritatevolmènte soccorso dalla Santa Inquisizione col « sam– benito » della « -::ongiura del silenzio» a far disp~rdere nel deserto l'eco mo– lc~ta della sua voc:c prole.stataria? Eh, via! Perchè meravigliarsi di tanto democratico ... progresso se già fin c!ai rrimi di questo ventesimo secolo un inglese, p1·ofond0 conoscitore, piu dl noi slessi italiani, dell'Italia e delle sue istituzioni, ebbe così a sentenziare: « E' certo un fatto naturale che un popolo così ardente nel combattere tante forme di tirannia nel passato, continui a tollerare un sistema di procedura penale degno di Torquemada. Grandi e piccoli protestano di esso, ma pazienza» (La 5ottolineatura è sua. N.d.a). rt Dove esprimere queste lagnanze? I•i parlaml!n1o? Eh, vi:-i, scherziamo? Nella stampa allora? Di male in peggio! I giornali italiani non rispecchiano in m.'ssun modo le opinioni dell'Italia civile; sono pura e sempJlce carta da jm– ballo ». (Qui le sottolineature, comprese le succes!-.ive, sono mie. N.d.a.). « Il popolo ha imparato a disperare dei suoi governanti, a guardarli con cinica sospettività. L'opinione pubblica è stata soffocata e quella c-he va sotto, questo nome è un pettegolezzo da portinai in città o un Intrigo da villaggio» E pili oltre: « Ho parlato della buffoneria della. giustizia italiana, avrei po• tuia chiamarla farsa. 11 processo dell'ex ministro Na!':ii: ecco un "cause célè· bre" celebrato avanti la corte suprema de! paese; e se non è una farsa ... bè, pisogna coniare una parola nuova per quello che è», per sentenziare poi in un altro punto: « Il codice Italiano, figlio legillimo della "fondamentale per– versità del diritto romanQ", che suona come una bella fiaba e agisce COine {ma furlri, è il peggiore che l'ingegno umano possa p«rtorire » (Norman Dtiu... glas - « Vcçchia Calabria, pag. 411 e segg. - Ediz. Aldo Martello, Mjlano). Questo allora, sessant'.:rnnì fa! E se fosse vissuto oggi, in regime di libera ~ Repuhhli,:a Autonoma ... l taliana - con - Teslo Vaticano,, R.A.1. (TV) eh~ cosa avrebhc dovuto sentenziare? Que~·ta non breve ma indispensab:lc premessa, anche se apJKirentcmcnk· ruorì terr.;.1, quale preventiva intesa col lettore pcrchè non perda m~1i di vista 550

RkJQdWJsaXNoZXIy