Volontà - anno XIX- n.10 - ottobre 1966

a non comprendere che <( in ()gni alleanza» (<> compromesse polilico, che ~ la SIC'ssa cosa n.d.a), « un alleato fa da c;walier~ ed un altre ra da sella" (Bi– sm~,rk). E a far da sella (o d~ asino ... l), in qui.:sto caso specifico, è stato la presuntuosa testardaggine dei « servum pecus" (o lccca ...wmpa), che, nel mon– tccitorialc concistorn la rapprcscn1ano e che, in nome di un Fasullo e ipocrita « laicismo dialogizzantc », da oltre un ventennio fanno da « p~lc » ad un tiran– nico regime di «ecumenico» spirituale schiavismo t·hc. oltre .:, mortificare il pili elementare senso morale, pcrfidamc.nte v:..-ne bara11ato per «democrazia,, (di puttaneggiante aggettivazione!)? Ma torniamo al nocciolo della questione. alla legge (truffa) del 31-12-1962, N° 1859, maturata lentamente come i tumon maligni e come quelli silenziosa– mente « coltivati ». Nel feudal::! e fertile terreno della «Minerva» da Gonella a Segni, da Ermini al socialdemocratico Paolo Rossi, da Bosco a Medici e da questi a Gui. (La breve parentisi del liberale Martino potrebbe dirci tante cose, ma per ora non è il caso di soffermarcisi!). Essa doveva essere adaltata ad una scuola (trienmile) elementare supe• rlore o dc! 3° ciclo dopo che l'insegm:mcnto stesso era passato dal globale allo episodico ILi. il I ed il Jl ciclo (legge Ermini 1955. Altre monumentale capo– lavoro di « saggcz1.a » educativa! ì. Ma, <.:omt: è già stato detto in alti-rl parte di questi sc.-itti, a proposito dei programmi d'insegnamento delle famose « AppliçJzioni tecniche, a foria di mercantili negoziazioni e patteggiamenti, fini col cambiare ,;;oltan!.o cli spoglia, come la serpe, per diventare improvvisam~nte « abito riyo\tato e riadattato» per una « scuola media» a carattere secondario di I grado, obbligatoria e gr:1- tuita, e come quella, con ciclo triennale ( Art. I della legge, 31-12-1962, n. 1859). Infatti. prima di tale rnetamorrosi la stessa Direzione Generale portava la degradata denominazione di « Ispettorato per l'IstnizJonc Inferiore al li grado» rcon5-crvata fino alla vigilia della legge di riforma), con stanza sempre nella stessa attuale sede: EUR, Viale dei Congressi, 15. E qui è d'uopo, con la breve parcnti:.i. ùomandare a:icura venia al paziente lettore per il frequente ricorso a imma!_?ini ed a similitudini, La grossoki.na balordaggine per J"insipicnz:-i. politica e la servile acquie– scenza all'ultr:wentennale « patrono del vapore clcllo stato» da parte dei « fian– çheggiatori » (e « controllori dal di dentro»), può ben paragonarsi alla b::a– lorc\a fedeltà del cane il quale, in compenso dei servigi resi al padrone, si ri– tiene hen pago d'essere talvolta onorato e tollerato, a portata di piedi..., sotto i! tav"IO di prnnzo, a rosicchiare qualche osso già spolpato dai commensali! Del tutto felice poi (il cane!). se il padrone lo onora ancora con l'allenamento a stancarlo fino allo svenimento, nel tenta:ho di fargli afferrare un pezzo di p::tnc, magari ammufhto, prima di concederglielo definitivamente. Gioco balordo, nevvero? Però se balord'l lo è per il cane, fatte le do– \'llte e riguardose umane distarize, dovrebbe essere ben più morrificante per delle umane eo~cicnze che già per preciso e solenne impegno o mandato poli– tico, presumano di rappresentare interessi, monili e sociali in,;;ierne, e poi scien– t';!mente, per meschino e basso tornaconto, pe1·sonale o di partilo, ne trascu- 557

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