Volontà - anno XIX- n.8-9 - agosto-settembre 1966

HECEl\lSIOl\ll A. FARI li consig-lio tli dil'czione (Ed. A. Armando, Roma, 1964, L. 80)). In un volumetto (edilo da Armando Ar– mando), l'undicesimo della Collana diret– ta da Salvatore Valitutti, Aldo Fabi esa– mina con impegno, ampio corredo di ar– gomenti, completa documentazione biblio– grafica, quello che si può dire giustamen– te il problema di fondo della scuola ele– mentare: il Consiglio di Direzione. E, nel discorso che egli conduce, davvero i ter– mini « Educazione e Politica ,., che orn.1- 110 il frontespizio delb collana, sembrano fondersi positivamente. Certamente il tema, trattato esclusiva– mente nell'ambito della scuola elementare, dovrà essere allargato a tutta la scuola media, nel suo arco di scuola dell'obbligo, o di forma,ione di base, e di scuola di selezione, o di preparazione professionale e dì forma,ionc culturale a più alto livel– lo. Penso che su questo• sarà d'accordo )\Ido Fahi e che non ci saranno obiezioni. Ben altro ci sarebbe da dire sulla in– troduzione di Valitutti che sconfessa au– torevohnente il Fabi, e non convince. In- 540 fatti, malgrado lo scetticismo di Valituttì, tutto quello che l'autore afferma è sacro– santa verità. Non c'è dubbio che per ren– dere democratica la scuola italiana, ai fi– ni di produrre nel cittadino la disposizio– ne all'autogoverno, si debbono mettere in atto strutture democratiche, Il Consiglio di Direzione, come progettato dunque da Fnbi, è idoneo: ma è in aperto contrasto con il Consiglio la prt!st!nza di un Diret– tore didattico, nominato p..:r concorso, che il Fabi lascia intatto, con la facoltà di presiedere un consiglio che non l'ha c– ~presso. E qui che non si può tacere la gl"Ossa contraddizione in cui è caduto l'autore, e che \'a messa subito in rilic\'O, proprio pcrchè chi la compie è d'altra parte, co– me pochi altri uomini, totalmente impe– gnato alla democrazia, alla realizzazione <lc\l'autogoverno ne!Ja $Cuoia (massimali• smo democratico e massimalismo scola– stico), e quindi in perfetta buona fede. Ma è compatibile con la democrazia, autentica s'intende, un Diret:orc didattico dirigente burocrate del Consiglio di Di– rezione? Se il Direttore non è espresso dal Consiglio come e a qual titolo egli lo potrà dirigere? Se a\'esse egli scelto i suoi collaboratori - come fa il Presidente del Consiglio dei Ministri con i suoi Ministri, che con lui quindi costituiscono un comitato eseculi• vo - la sua di1ezion<.' sarebbe plausibile. Ma trattandosi di un Consiglio di cui si deve coordinar,' l'a1tidtà, è chim·o che il coordinatore altro non può essere che e– spressione del Consiglio. La resistenza, ma resistenza ncgati,•a, del Direttore di– dattico, come .. invialo • a presiedere il Consiglio, premia dawcro le attese di tutti coloro che sono contro il massima– lismo democratico e il massimalismo sco– lastico e delude tutti gli altri. Premia an-

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