Volontà - anno XIX- n.8-9 - agosto-settembre 1966

Pionieri dell'educazionelibera La scuola di Tolstoi <*> E J VERSO I 30 ANNI che Tolstoi incominciò ad occuparsi attiva• mente dell'educazione. Certamente, al– l'età di 21 anni - nel 1849 - aveva fondato una scuola (ciò prova che il problema dell'educazione l'attirò sem– pre) (2), ma è soltanto nel Novembre 1859 che egli vi si dedicò veramente, allorchè fondò una scuola in un lo.. cale della sua casa. Jl giorno stabilito, trovò all'ingres– so una ventina di ragazzi vestiti di tela bianca secondo l'usanza di campagna. Egli fece loro salire la scala, li fece entrare in una stanza in cui erano dei banchi e una lavagna, e incominciò a ins'c!gnar loro l'J.l[abcto. Ben presto essi furono 40 tra ragaz– zi e ragazze, dai 7 ai 13 anni, ai quali si unirono 4 adulti desiderosi di ap– prendere. Questa cifra aumentò in se– guito a non si tardò a formare tre classi. Tolsloi prese tre assistenti (tre studenti) e costruì una vera scuola. Jl punto di partenza di questa espe– rienza è il dubbio. Tolstoi in effetti scrive: « La base della nostra attività è la convinzione che non solo noi non sappiamo, ma anche che non possiamo sapere in che cosa deve consistere la istruzione del popolo; che non solo non esiste nessuna scienza de11'istru– zione e dell'educazione, ma che non (1 J Vedere sotto lo stesso tìlolo l'articolo d"Anlhon)' Wca\'cr app:ino in • Freedom ~ del 9•7-19~9. pubb!icato ne • Le Libertaire • del 6-4-1951 in una tradu1.ione di André Pru:1ier. (2) • Tolstoi educatore• di Carlo Baudoin. cd. Dclachaux e Nicstlc, Neuchatcl, 1921 si è nemmeno ancora posta la prima base; che la definJzione della pedago– gia e del suo scopo, nel senso filoso– fico, è impossibile, inutile e nociva ... » (3). Scorge ben presto la frat1ura (per non dire \'abisso) che esiste tra la scuola, i metodi tradizionali .:: la vita, e scrive: « Dovunque l'influenza della vila è allontanata dalle cure del peda– gogo. Dovunque la scuola è circonda– ta dal muro cinese della saggezza dei Ubri ... »; e prosegue: « Osservate lo stesso ragazzo a casa, nella strada, a scuola: ben presto veclet_euna creatura piena di vita, allegra, curiosa, col sor– riso negli occhi e sulle labbra, che cerca di sapere tutto, che esprime chia– ramente e con forza le sue idee nella sua propria lingua; subito doJJO vedete una creatura stanca, con un'espressio– ne di timore e di noia, che ripete sol– tanto con le labbra parole straniere in una lingua straniera, una creatura la cui anima, come una lumaca, si è nascosta nel suo guscio». Queste costatazioni (che è ancora facile fare oggi) portarono ben presto Tolsloi all'idea di rispeuo della Hber• tà del ragazzo, all'odio di tutti i regimi di timore che trascinano necessaria– mente a!!a menzogna e che inaridisco– no la vita. Si com1wcndcrà, allora, come alcuni ragazzi, che non si poteva persuadere a rientrare a casa propria sul finir del (3) • OU1res •· Tomo Xlii e Xi\' (che riu– niscono tutti gli articoli pedagogici di Tolstoil. cd. Stock, Paris. 49[

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