Volontà - anno XIX- n.8-9 - agosto-settembre 1966

P. I. PROUDIION, testimo11e detla società e della cullllra del suo tempo Razionalismo antireligioso • Uomini di Glustb.la, slclc troppo pronti a usal"I! la ,pada a nome mio. Ho conosciuto Il cuore di q11u1'uomo. Non era mio nemico, era da.Ila mia parie•• (C. A. Dc Sainte. Bcuvc, Picrre Jos~:ph l'roudhoo, Sa Vie et sa Cor– rcspondancc, IEI, i<J.i7, p. J6J..364). Sul quaderno di appunti cli Proudhon (l) cl('gli anni 183l-lSS2 si legge: l;'o/FLI.JENZA CI.EHICALE Incompatibile ccn: (diptilà umana ) (libert11 ci,ilc , Delenda Clwr1t1go (econmnia. ~ Tutta una conC<.'zionee un programma che si manifesta sin dalle prime OJX're. Cer– to la Célébratior1 d11dimtmcl1c fu considerata Ol'todossa dalle autorit;\ cattoliche o Prou– dhon si di,erti,·a alle loro spalle.·, pcrchè queste 11011 si er;u1O ac.-cortc clic egli già allora considera,·a la religione dal p1111todi ,ista 11111ano non dcll';LSSOluto. \'enne comunque ben presto il • riconoscimento • : in seguito alla pubblicazione della Créatior1 de l'ordre dons l'liumor1ité egli fu dichiarato :,teo (1813). E rispose con I.es conlradictio,1s eco. r1omiq11es ( 1816) dichiarnndo • Dil'11c·est le mal!. E in risposla a Sua Eminenza monsignor ~latthicu. archcS<..-o,o di Besançon (2), dal quale si ('ra sentito off('sO tramite la penna del libellista .\lircceurt, scrisse JJe la Ju~tice dans la H{,vol11tioriet dmas l'Eg}ise, una sorta di summa della sua cloltrina, do,e ,;i propone di s1abili1t quale dei due sist('JllÌ Glosofìci, quello della chiesa e quello della rholu:rione, debba reggere iJ mondo: « Come al 1em110dei Cesari la socie1il 111i11accia di dissoh•ersi; e come al tempu dei Cesari fa Chiesa crede cli m·erc da sola il potere di rigc11erarla. Poichè quest'opera ha per scopo di riconoscere la realrtl e l'i11te11sirildel male, dt stabilire le cause, sco1ninte i rimedi, ma so-– prattuttJ d1 dimo.~trare, dal p1111to di dsta della gimtifica;:ione, ,•aie a dire cle!la pcrfctti>,ifilà 11111a11a, il 11011 1•alol'e del ministero CC'Clesiasti– co e cli costi111irc la filosofiri morale al tli/11ori dì q11esta influenza, nella jll(I legittima hase, la dedica spetta di diritto al clero• (3). E p0ichè per Proudhon il principio ,alido è quello dcli:, lfooluzionc, egli com– b:iller:l la Chies.:,. e in sede dl•cisi,a, come sino ad allora non le si era mai tentato. Poichè per lui la polemica contro la chiesa dei •libertini• e dei •filosofi• ciel X\"111 (I) Dc la Julitlce, Ridére, I, p. 20. (2) che interpella all'inizio della Ju11lce. (3) Justice, I, R., p. 282·283. 483

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