Volontà - anno XIX- n.8-9 - agosto-settembre 1966
Per assicurare la solidarietà e l'interdipendenza delle imprese auto– gestite, ed anche per incoraggiare i comuni, unità primarie di ammi– nistrazione, occorre un organismo che promani direttamente dalla classe operaia, che conglobi e colleghi le sue diverse attività, struttu– rato esso stesso in modo federativo; tale è il ruolo devoluto ai sin– dacati, che, mentre nella società capitalista è un semplice organo di rivendicazione e di contestazione, nella società socialista, in aggiunta a questa runzione primaria di difesa dei lavoratori, ha un ruolo di coordinazione, di strutturazione, di stimolo, di educazione. Grazie ad un potente sindacalismo operaio, l'indispensabile unità può essere as– sicurata senza avere bisogno di far rivivere gli ordinJ.menti statali. Nella Catalogna anarchico-sindacalista del 1936, il municipio, cioè il comune, cd il sindacato locale erano una forza sola. La C. N. T. ten– deva a confondersi con la Repubblica. 4) Nella pratica rivoluzionaria dell'anarchismo, avete trovato degli ele111en1iche illuminano le cose sotto una nuova luce? L'anarchismo è stato per lungo tempo una dottrina senza pos– sibilità di applicazione. Poi, nel corso del presente secolo, ha subito l'esperimento della pratica rivoluzionaria: specialmente nel corso della rivoluzione russa e della rivoluzione spagnola. La seconda parte della nostra antologia, la più appassionante, perchè la più viva e concreta, sarà, credo, per molti lettori una vera rivelazione. Essi vi troveranno molte cose che sono o mal conosciute o diligentemente celate. Così per esempio lo straordinario episodio dei contadini del Sud dell'Ucraina che, sotto l'incitamento di uno di loro, Nestor Makhno, praticando la guerriglia rivoluzionaria, mettendo in rotta, più che l'Armata Rossa, le armate bianche interventiste di Denikine e di Wrangel, creano dei soviet liberi, in un'epoca in cui i soviet erano già addomesticati dallo Stato bolscevico, entrano in conflitto con i com– missari insediati nelle campagne dal governo centrale, e poi infine vengono schiacciati da un'Armata Rossa al servizio di uno stato sem– pre più dittatoriale. Un altro episodio mi sembra particolarmente illustrativo ed è quello della rivolta dei marinai di Cronstadt, nel marzo 1921. Troverete nella nostra antologia larghi estratti del giornale che gli insorti stampavano quotidianamente: le Izvestia di Cronstadt. Questi marinai erano dei rivoluzionari. Essi erano stati nel 1917 l'a– vanguardia della letta per la rivoluzione comunista. Ei:ano, inoltre, strettamente legati con la classe operaia, con le fabbriche di Pietro– grado, a1lora il più importante centro industriale della Russia. Osa– rono entrare in contrasto col potere bolscevico. Rimproverarono al 466
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy