Volontà - anno XIX- n.6 - giugno 1966

LIBERE OPINIONI Religiosità e anarchismo E' inutile ripetere che quando par– liamo cli religiosità alludiamo a qual– che cosa che trovasi al di fuori ciel form;tlisrno religioso, basato su ccrll alli e su ccr1c manifestazioni di ca– rattere esscm:ialmcnte esteriore. Tut– to questo l! stato detto e ridct 10 mi– !?liaia cli volte e la gente non dovreb– be fare moira fatica ad entrare in un tale ordine d'idee. Si dice che la «rc– ligiosit~ silenziosa» addimanda una preparazione spi,;tuale che ancora non c~istc, ma dobbiamo in prlmJs chiederci com'è possibile prcparnrc la persona all'abbandono dell'esteriorizza– zione d'un senso religioso che cova, in maggiore o minore misura, nell'a– nimo di ognuno. Parlare di prepara– zione culturale al fine d'indurre una pili viva rcligiosiLà è cosa senz'altro c..b escludere, poichè la gente incolla o di mediocre cultura veramente reli– giosa supera quantitativamente quel– la che ha trascorso la sua gioventù n<'IIC scuole, non solo elemen1ari '11a anche medie e superiori, il che signi· fica che cli evoluzione in fatto di re• ligiosità, secondo l'accezione che si dà ;;11termine evoluzione da parte degli evoluzionisti in genere, non si dovrcb-· be trnttarc, giacchè essa, dal punto di vista positi\'O e scientifico, riposa sul– l'c~perienza esterna, mentre nella re– lip.io :,ità ha invece voce in capitolo l'c~pcricnza inlerna. Facciamo qui, pc· rò, bene auenzione che l'interiorità fo capo al singolo individuo e non può essere inculcata da atti materiali, an- 362 che accompagnati da prediche e da raccomandazioni verbali. Rifacendoci al nostro tema, si do– manderà subito sotto quale luce si pos sa riguardare il rapporto tra religiosi– tà e anarchismo, giacchè si può pensa• re all'esistenza di anarchici religiosi e, irreligiosi nel senso d'una religione volta a cose che trascendono l'imma– nenza storica in base ad un sentimen– to religioso comune sì ad ognuno, ma che può essere sentito con maggiore o minore intensità cd :t cui si dcaica, com'è· naturale, con maggiore o mino· re <ttl(;rizione. D'altr,t parie, chi non sa c:1c l'anarchismo si riferis::e segnata– m•~nte alla storia che !:ii svolr.:c sul n'r stro pianeta al fine prl..!cio•Jo ùi ]ibera• re l'individuo da un giogo imposto dal– l'uomo all'altro uomo, avente perciò uguali diritti, affinchè questi possa sempre più liberamn,to!- agirle acqui– stando, in maniera sempre più chia:ra, nozione dei suoi dov•,;ri e dei suoi di• ritti? L'anarchico mir.1 alla fcnnazio– nc d'una personalità autonoma nel sen– so kantiano, poichè <;a eh.:: l'acquisto d'una tale conoscenza l:>iriflette pci sopra un'azione libera da itnposizioni dall'esterno. Egli si sentir:\ allora mo– ralmente affrancato da coc;trizloni da– le dall'uomo all'ahro uomo, avC'nle u– guali diritti e uguali doveri, e portà vivere una vita che, mediante delta emancipazione, darà razionalmente luogo all'aiuto e all'amore reciproco, naturalmente tenendo conto delle li– mitazioni del finilo e del relativo, sen•

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