Volontà - anno XIX- n.6 - giugno 1966

no disposti a rischiare la sicurezza e la non presupponeva la trasformazione del– tranquillità personale per l'attuazione del- l'Internazionale in partito politico orga– l'ideale che a\'evano abbmcciato e che nizzato centralisticamentc, .:on la limita. richiede,•a tra l'.iltro - almeno allorn - zione delle autonomie locali; nè prevedeva una fiducia nella capacità rivoluzionaria la conquista dello Stato pe1· la sua tra- delle masse che essi non nutrivano. sformazione in « strumento di progresso Su! problema della partecipazione alla e di benessere'", nelle mani della classe vita politica e della conquista dello Sta- proletaria. Il periodico en1 quanto mai 10, la posizione del periodico è chiara fin chiaro sulla questione dello Stato: non dal suo primo numero. Il 16 luglio 1871, ,·odeva la necessità di una dillatura tran– infatti, viene pubblicata sull'Eguaglianza sitoria. « Vero punto di partenza di tutti la mozione adottata nell'aprile 1870 dal gli organi sociali - scriveva la redazione Congresso romano autoritario di Chaux- - è l'individuo, che solo ha un'esistenza de-Foncls, che considerava « l'astensione positiva, che solo ha diritti reali e doveri. politic;:i come funesta per le sue conse- Lo Stalo è una finzione; non esiste per gucnze all'opera nostra». Questa delibera. sè; non vive che pel concorso e ncll'inte– zionc non veniva riprodotta per confutare resse degli individui: non µuò quindi im– gli astensionisti anarchici, quanto per porsi ai suoi costituenti; deve al contrario combatlere i conservatori, cioè « coloro rifletterne la volontà, rispettarne i dirit– che voi-rcbbcro che le S.O. non si occu- ti, modificarsi o sparire sl!condo i loro passero di politica, e che negano anzi agli bisogni». Abolendo lo Stato - scriveva an. operai questo diritto, assumendo verso di cora il periodico - « le cons1::guenze econo– essi un con legno paternalistico» (47). In miche mettendo da canto le morali» sono seguito poi alle elezioni amministrative tutte positive, e consistono nei seguenti del 1871, alle quali i membri della Sezio- benefici: « I) l'aumento di mezzi comunali ne girgentina panecpiavano, il periodico per la iniziativa delle grandi opere che ribadiva che l'astensione politica era un l'interesse intercomunale stimerà necessa– crrore gra,•issimo » (48). ln verità, per la rio; 2) diminuzione di tributo nel paesano particolare situazione dell'Isola, la lotta e quindi migliorata la condizione e la rie– politica e amministrativa :.lssumeva per chezza dell'individuo. Cosi sotto questo l'opposi:,ionc radicale l'aspello di una bat. altro aspetto lo Stato è dannoso anzichè taglia contro le clientele moderate, soste- necessario per la inlziath•a; iniziativa che nute dalle autorità locali. L'astensione e- del resto lo Stato per intraprenderla, at– ra considcrnta perciò come una vera e tinge a mezzi non fuori ma dal seno delle propria diserzione. D'altra parte, la tesi società comunali e dell'individuo. Ed è della Sezione girgentina, anche se assu- affermando il danno e negando la neces– meva qualche volta una colorazione equi- sità dello Stato che noi affermiamo la li– ,,oca - come quando il periodico sperava bertà dei Comuni e la facilità d'intrapren– che la questione sociale potesse essere dcre, coi propri mezzi, megiio che lo Sta– risolta dalla Camera e dal governo (49) -, to, l'Iniziativa delle grandi opere associan- dosi tra di loro». Sarà dunque il Comune (47) L.'l. mo,:ionc venne pubblicata nel n. del o la Sezione l'organismo fondamentale del- 16 lu. 1871, integr:ilmente e scm.a alcu1, com- (48) Cfr. il n. del 6 :ig. 1871. (49) Cfr. il n. del 17 dic. 1871,che riporla in merito una lunga nota redazionale. 360

RkJQdWJsaXNoZXIy